Giornalettismo Sprint si è chiesto se gli editori italiani sono ancora troppo dipendenti da Big Tech o se, al contrario, hanno degli strumenti per superare questa affiliazione ritenuta, con troppa approssimazione, ineluttabile. Vincenzo Cosenza, markting consultant intervenuto in collegamento, ha provato a mettere insieme dei casi di scuola di editori - nazionali e internazionali - che hanno iniziato a fare da sé, senza passare per forza di cose dagli strumenti che Big Tech metteva a disposizione. Dalla gestione diversa dei social network, passando per le newsletter e per i modelli pay: sono tanti gli aspetti che possono essere presi in considerazione per permettere agli editori di tagliare questo cordone ombelicale con Google o con Meta, tra gli altri.