WhatsApp ora ti consente di disattivare l’audio e inviare messaggi ai singoli utenti durante le chiamate di gruppo

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Il servizio di messaggistica di Meta sta progressivamente utilizzando delle funzioni proprie anche di servizi di video-call e conferenze

Cresce la cassetta degli attrezzi di WhatsApp. E va in una direzione ben precisa: l’app di messaggistica non è semplicemente uno strumento per comunicare one-to-one, ma è sempre di più un qualcosa da utilizzare anche a livello professionale. O, quantomeno, questa è l’ambizione. Si tratta della corsa dell’app verso l’identificazione con strumenti di sempre maggiore utilizzo, soprattutto dopo il distanziamento sociale (e il lockdown) imposto dai social network: le piattaforme di video-call professionali che vengono impiegate nelle realtà aziendali per meeting di staff ristretti o per meeting più allargati. Infatti, WhatsApp ha aggiunto due funzionalità che la candidano direttamente a essere una competitor di Teams, di Zoom o di Meet.



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Video call su WhatsApp migliorate grazie ad alcune funzionalità

Le funzionalità in questione sono la possibilità di disattivare l’audio mentre si è in una video chiamata di gruppo e quella di poter inviare dei messaggi a uno solo degli interlocutori della call. Inoltre, WhatsApp utilizzerà un banner di avviso per poter comunicare quando un utente si aggiunge, di volta in volta, alla video chiamata di gruppo. Questa situazione sicuramente migliorerà le performance e le possibilità di utilizzo di WhatsApp per uno scopo sempre più distante rispetto a quello per cui era originariamente nata la piattaforma: ovvero, quello di comunicare in maniera continuativa e con costi decisamente abbattuti con i propri contatti.



La grande espansione del settore delle video-chiamate (eredità della pandemia che, ancora oggi, fatichiamo a non utilizzare) può portare inevitabilmente all’individuazione di canali di impiego alternativi di strumenti come WhatsApp. Il tema è: nonostante l’implementazione di questi nuovi servizi, gli utenti riconosceranno WhatsApp come piattaforma “identitaria” per le video-call di gruppo? La metamorfosi è la strada giusta oppure rappresenta, ancora una volta, l’ennesimo tentativo di concentrare, in un unico strumento mainstream, anche altre funzioni, originariamente appannaggio di piattaforme nate con uno scopo più verticale?