Qual è stato l’ultimo travestimento di Achille Lauro

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Il cantante ha vestito i panni di Elisabetta I

Achille Lauro ha continuato la sua esibizione e il suo progetto portando il quarto abito diverso in cinque serate di Sanremo 2020. Dopo il saio di San Francesco e dopo aver indossato i panni di David Bowie e della Marchesa Luisa Casati Stampa, musa di Gabriele D’Annunzio, questa sera Achille Lauro ha vestito i panni della regina Elisabetta I d’Inghilterra. Lo aveva già anticipato su Instagram nel pomeriggio mostrando la foto di una corona, poi lo ha confermato durante l’esibizione, salutando con la mano a dita serrate, nel tipico omaggio dei reali d’Inghilterra.



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Vestito Achille Lauro, la spiegazione del suo outfit di stasera

Nel corso della sua esibizione è stato pubblicato anche un post su Instagram dai suoi social media manager per spiegare il travestimento della finale di Sanremo 2020. «Elisabetta I Tudor, vergine sposa della patria, del popolo, dell’arte e difensore della libertà. Che Dio ci benedica» – ha scritto nella didascalia del post su Instagram.



Il progetto del vestito Achille Lauro

La regina Elisabetta I, vissuta a cavallo tra il 1500 e il 1600, è stata un personaggio fondamentale per la sua nazione. Oltre a risultare vittoriosa nei conflitti inglesi contro gli spagnoli, la monarca inaugurò la famosa età elisabettiana, quella nota per una incredibile fioritura delle arti e della cultura in generale. Una donna che superò gli ostacoli del suo tempo (una epidemia di vaiolo le sfigurò il volto) e superò le congiure fatte ai suoi danni. Il suo regno fu uno dei più longevi della storia d’Inghilterra, con i suoi 45 anni di durata. L’ennesimo richiamo alla cultura e alle arti figurative. Achille Lauro è il vero tocco di colore in un Festival che, questa sera, viaggia pigramente verso l’annuncio del vincitore della competizione.



«Sono stato molto colpito dalla sua indipendenza, di cui aveva fatto un vero e proprio baluardo – ha spiegato Achille Lauro -. Mi è parso il personaggio più adatto per chiudere la serie di performance con cui, in queste sere, ho unito personaggi che in modi diversi mi hanno ispirato attraverso modalità altrettanto differenti di esprimere e vivere la libertà. Elisabetta I è riuscita a fregarsene, a tener testa agli uomini con cui si confrontava: lo faceva anche attraverso il suo aspetto, indossando abiti larghi sulle spalle, per rendere la propria fisicità imponente quanto la propria personalità e per non essere mai inferiore ai propri interlocutori maschili»