Il Verona difende i suoi tifosi ‘buu’ razzisti, ma i social protestano

Categorie: Attualità

La società scaligera sostiene siano state contestazioni sull'operato dell'arbitro

Ci risiamo. Già nelle scorse settimane abbiamo dovuto affrontare il tema del razzismo negli stadi parlando degli insulti destinati a Romelu Lukaku da parte dei tifosi del Cagliari. Poi il comunicato della Curva Nord dell’Inter – la squadra in cui milita proprio il forte attaccante belga – che ha ridimensionato i buu e gli ululati al proprio beniamino spiegando che «nel calcio italiano funziona così, solo per far innervosire l’avversari e, anzi, questo è segno di grande rispetto». Ed ecco che, dopo le due settimane di sosta per gli impegni della Nazionale, a Verona sono andati in scena nuovi episodi simili, questa volta nei confronti del centrocampista ivoriano del Milan, Franck Kessié.



Proprio nella fase finale del match tra Hellas Verona e Milan – concluso con la vittoria dei rossoneri per 0-1 grazie a un calcio di rigore realizzato da Piatek – i telecronisti di Sky e il bordocampista Emanuele Baiocchini hanno denunciato i cori razzisti e i buu discriminatori provenienti dagli spalti del Bentegodi all’indirizzo del centrocampista Franck Kessié. E, poco prima, anche insulti di discriminazione territoriale nei confronti di Donnarumma. Ma per la società scaligera tutto questo non è mai accaduto.



Il Verona nega i cori contro Kessié e Donnarumma

Con due tweet dal loro profilo social ufficiale, l’Hellas Verona spiega di non aver udito alcun insulto razzista nei confronti del centrocampista e del portiere del Milan, ma le contestazioni sono state rivolte solamente all’operato dell’arbitro Gianluca Manganiello della sezione di Pinerolo.

Le etichette scucite

«Non scadiamo in luoghi comuni ed etichette ormai scucite. Rispetto per Verona e i veronesi», recita il tweet con cui il club vuole mettere a tacere le critiche. Ma suoi social è scoppiata la protesta nei confronti dell’Hellas proprio per questa sua presa di posizione in cui ha sminuito e ridotto tutti quei buu piovuti all’indirizzo di Kessié e Donnarumma. E poi ci sono quei precedenti dagli spalti del Bentegodi, che forse la società dimentica, arrivando a negare le evidenze. Il calcio, se i protagonisti continueranno a comportarsi così, sta finendo in un vicolo cieco fatto di razzismo giustificato.

(foto di copertina: ANSA/ BREGANI)