Carlo Verna, presidente dell’Ordine dei Giornalisti, ha voluto intervenire nella questione Feltri-Boldrini. Il presidente ha definito la scelta di Mattia Feltri di non pubblicare il pezzo dell’onorevole Boldrini in cui Feltri padre veniva attaccato «censura inspiegabile». La querelle tra Verna e Feltri figlio è andata avanti a suon di pubblicazioni sul giornale, con l’Huffington Post che ha dato spazio a quanto scritto dal presidente sul sito dell’Odg. La questione, come spesso accade, si è spostata anche sui social dove sono molti i giornalisti che hanno espresso la loro opinione.
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Di base la critica di Mattia Feltri a Carlo Verna è quella di averlo pubblicamente condannato e criticato per quel gesto senza averne nemmeno sentito le ragioni: «Non mi ha nemmeno telefonato. Cioè, il presidente del mio Ordine, sulla base di uno scritto su Facebook a firma di un’ex presidente della Camera, condanna pubblicamente un suo iscritto senza curarsi di sentirne le ragioni». La riflessione di Feltri va avanti su quello che è e che dovrebbe essere il ruolo del direttore di giornale secondo il presidente dell’Odg e sul senso della parola censura, usata a sproposito secondo lui in questo caso: «Verna immagina un giornalismo in cui il collaboratore, o pure il blogger, abbiano facoltà di imporre al direttore i loro articoli?», si domanda il direttore di HuffPost.
Feltri aspettava la chiamata di Verna, Verna aspettava la chiamata di Feltri. Nessuno dei due ha alzato la cornetta e il risultato è che per comprendere i risvolti di questa questione dobbiamo leggerli: «È illimitato il potere del direttore? Anche impermeabile alla critica posto che nessuno può imporre la pubblicazione? Il blog (che ha una natura diversa rispetto a una pagina di giornale, le tecnologie di oggi impongono anche nuove riflessioni sui confini tra i diritti) al di là di policy privatistiche non dovrebbe contemplare una libertà in più per chi ne è stato chiamato ad esserne titolare?», questa la riflessione di Verna nel pezzo dedicato sul sito dell’Odg. Sul web molti giornalisti si sono espressi sulla questione parteggiano – in buona parte – per Mattia Feltri e per la sua idea di direttore che ha il diritto di impedire la pubblicazione di un blogger o di un giornalista per i motivi più disparati. In molti casi è stato criticato anche l’utilizzo della lingua italiana scritta e della punteggiatura da parte di Carlo Verna.
L’ordine dei giornalisti andrebbe abolito per molte ragioni.
Oggi una in più: il suo presidente non sa scrivere in italiano.
Poi quel che si capisce a fatica non ha nulla a che vedere con la deontologia, di cui dovrebbe occuparsi. https://t.co/ERTdRTQ7Zx
— David Carretta (@davcarretta) November 28, 2020