Venezuela, Casini sblocca la situazione di Magallanes e De Grazia: «Arriveranno in Italia»

Categorie: Attualità

I due deputati anti-Maduro erano rifugiati nell'ambasciata italiana a Caracas da maggio

Mariela Magallanes e Americo De Grazia stanno volando verso l’Italia: a dare l’annuncio via social è Pierferdinando Casini che si è detto «grato di aver dato un contributo ad una giusta causa umanitaria». La sua azione diplomatica ha permesso l’ottenimento di un salvacondotto per i due deputati oppositori di Maduro che erano rifugiati nell’ambasciata italiana a Caracas dallo scorso maggio.



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«Complimenti a Pierferdinando Casini, diplomazia parlamentare e autorevole mediazione» ha twittato il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola ripostando il tweet di Casini che annunciava il ritorno da Caracas in compagnia di Mariela Magallanes e Americo De Grazia. I due parlamentari eletti nell’Assemblea nazionale erano stati accusati da Maduro di «tentativo di colpo di Stato e incitamento all’insurrezione». Magallanes, sposata con un cittadino italiano, aveva cercato immediatamente di lasciare il Paese, venendo bloccata al controllo passaporti dove il documento le era stato sequestrato. Dopo la revoca dell’immunità per lei e altri 6 deputati di origine italiana, si era quindi rivolta all’Ambasciata Italiana che le ha dato rifugio, così come a Americo De Grazia, figlio di un italiano, arrivato il giorno successivo. A sbloccare la loro situazione è stata la mediazione di Pierferdinando Casini che ha ottenuto dal Tribunale Superiore di Giustizia un salvacondotto che permette ai due di lasciare il Paese. Il Senatore ha ringraziato per il suo contributo l’ambasciatore italiano a Caracas Placido Vigo, aggiungendo che «la posizione di Magallanes e De Grazia era difficile e a rischio. Ho portato una ventata di Italia tra i nostri connazionali, e ce ne sono tantissimi, che continuano a vivere in condizioni drammatiche». «In Venezuela manca la luce e l’acqua anche sei ore al giorno – ha ricordato Casini – La gente non mangia e si ammala. Soffre, non può curarsi. Dovevo fare qualcosa e l’ho ottenuta. Adesso mi batterò per altri amici e parlamentari che giacciono in prigione senza aver mai avuto un processo».



(Credits immagine di copertina: TWITTER PIERFERDINANDO CASINI)