Veltroni a Otto e Mezzo: «No al taglio dei parlamentari senza una riforma complessiva»

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Veltroni dirà No al referendum per il taglio dei parlamentari perché l'azione senza una riforma complessiva dietro non ha senso

Ospite da Lilli Gruber a Otto e Mezzo, Walter Veltroni – ex segretario del Pd – ha reso noto il suo voto al referendum del prossimo weekend. Sarà un no. La spiegazione è stata data immediatamente: «Non si può fare fare un taglio dei parlamentari senza una riforma complessiva perchè se si tocca Parlamento, bisogna farlo tenendo conto degli equilibri necessari. Il vero problema è il bicameralismo perfetto. Per questo voterò No».



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Veltroni a favore del governo Conte

«Non è un test sul governo»: con queste parole Veltroni ha chiarito perché non ha intenzione di esprimere un voto contro il governo Conte, sul quale – per la cronaca – voterebbe «a favore perché non vedo alternative e penso che abbia fatto quello che doveva fare, e non era facile» in riferimento alla situazione gestita dal premier e dai suoi nel corso della pandemia. Parla del Pd e del referendum: «Per tre volte ha votato No a questa riforma». Specifica anche che pur votando No come «Prodi, Parisi, Cacciari, sennò deciderebbero solo i segretari di partito». Sul governo afferma anche: «Non penso che con questo parlamento possano esserci alternative di governo a questo. Abbiamo cominciato con il governo Lega-5 Stelle, ora c’è questo PD-5 stelle e finiamo con un altro governo con tutti dentro? Sarebbe un finale felliniano».



Per l’ex segretario del Pd non convergere alle regionali è un’occasione persa

Parlando del sodalizio 5Stelle-Pd Veltroni aggiunge che «l’occasione persa che indebolisce il governo è la mancata convergenza alle regionali. Mi auguro poi che vincano i candidati di sinistra nelle regioni e mi dispiace che in alcune regioni non ci siano candidati comuni della coalizione di governo. Mi auguro un accordo programmatico tra Pd e 5 Stelle e che si apra una discussione senza i toni dell’esasperazione della propria identità, che poi diventano un ostacolo. Stare insieme per paura non garantisce al Paese le riforme radicali di cui ha bisogno». Sul paese e sul dibattito Veltroni ha le idee chiare: «Non mi piace l’andazzo che sta prendendo il dibattito sulle istituzioni in questo Paese. Sento parlare di preferenze, vedo tornare il proporzionale, ma io sono per il maggioritario».