No, non c’è nessuna emergenza ‘vaiolo delle scimmie’ su un barcone di migranti in quarantena

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La notizia è tornata d'attualità sui social, ma risale al 2014. E i test smentirono quella malattia

Nel bel mezzo dell’evidente emergenza contagi da Coronavirus, il web riesce sempre a offrire il peggio di sé. Un caso – tra i tanti che siamo costretti ad affrontare ogni giorno – è un misto tra la bufala e la disinformazione di chi decide di condividere (magari senza neanche leggere il contenuto) articoli del passato spacciandoli per attuali. Come accaduto con la notizia di un barcone di migranti in quarantena perché a bordo ci sono persone affette dal vaiolo delle scimmie. Peccato che la notizia risalga al 30 giugno del 2014 e i test effettuati smentirono quella malattia.



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Il tutto parte da un articolo pubblicato all’inizio dell’estate di sei anni fa (sì, sei anni fa) da VoxNews che titolava: «Caso di vaiolo delle scimmie su barcone. Centinaia in quarantena, è emergenza». Si fa riferimento alla notizia – ripresa anche da altre testate (ma quella più condivisa negli ultimi giorni fa riferimento proprio a VoxNews) – di un caso di malattia riscontrata a bordo della nave della nave Orione che aveva soccorso quasi 400 migranti.



Non c’è nessun caso di vaiolo delle scimmie su un barcone

«Ancora non si sa dove attraccherà la nave: chi saranno i fortunati?- concludeva polemicamente l’articolo -. L’immigrato infetto verrà poi trasportato in elicottero, a spese nostre, all’ospedale Spallanzani di Roma». Il sito, che fa della propaganda anti-migranti e del sovranismo la sua linea editoriale, non ha poi aggiornato l’articolo: i test effettuati sul presunto contagiato da vaiolo delle scimmie (e su tutti gli altri soccorsi) diede esito negativo e, come riporta anche bufale.net, non fu necessaria nessuna quarantena perché si trattava di varicella.

La notizia, poi smentita, risale al 2014

Insomma, il classico caso di condivisioni di vecchi articoli per fomentare ancora di più l’odio nel nostro Paese. Ribadiamo: l’articolo risaliva al 30 giugno del 2014 e il contagio da vaiolo delle scimmie fu negato qualche giorno dopo. Riproporre sui social alcune storie vecchie – poi anche smentite – non è sano soprattutto in un periodo di emergenza.