Nel tempo della post-verità il lavoro dei giornalisti è anche quello di smentire bufale che, appena qualche anno fa, avremmo classificato come deliri o, al massimo, espedienti letterari da racconti di Stefano Benni o Daniel Pennac. L’ultima fake news, solo in termini di tempo, è quella diffusa da alcuni gruppi anti-vaccinisti e diffusasi in maniera virale su cosa votare nel corso del prossimo referendum.
La bufala, comparsa nel gruppo Fb No al vaccino al Covid-19, afferma che, votando sì all’interno del quesito referendario di domenica sul taglio dei parlamentari, si autorizza implicitamente il governo a rendere i vaccini (non si capisce quali) e il TSO obbligatori. In altre epoche avremmo indicato all’autore del post, e a quelli che lo condividono, i contatti di un buon psichiatra, ma siamo nel 2020 e, anche in questo caso, urge una smentita.
Partiamo dal testo referendario allora che afferma esattamente questa cosa: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente”Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?». Nessun riferimento quindi a vaccini e TSO. Se poi non vi fidate e volete andare a consultare in cosa consistono queste modifiche (anche per votare informati) potete benissimo consultare la pagina del Senato.
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Da nessuna parte, come potete facilmente dimostrare, compaiono parole chiave come vaccini o TSO. Basta la lettura e la comprensione del testo. Se poi volete essere più veloci e usate un PC, basta anche un Ctrl+F con relativa ricerca delle parole chiave citate. “L’ovvio è quel che non si vede mai, finché qualcuno non lo esprime con la massima semplicità” scriveva il grande poeta libanese Khalin Gibran. Anche se scomodare i giganti del pensiero, nella difficile riconquista dell’ovvietà, ci pare talvolta anche troppo.