Vacanze consapevoli: perché l’agriturismo è il vero upgrade

“Quest’anno facciamo una scelta diversa: le vacanze le trascorriamo in un agriturismo!” 

Negli ultimi anni, l’agriturismo si è affermato come una delle forme più significative di turismo “rurale” in Italia, con una missione chiara: valorizzare il territorio, sostenere l’agricoltura e promuovere esperienze autentiche.  

Non si tratta solo di ospitalità, ma di un modello multifunzionale che integra produzione agricola, cultura locale, sostenibilità ambientale e inclusione sociale. 

Un settore in crescita costante 

Secondo i dati ISTAT, nel 2023 le aziende agrituristiche attive in Italia erano 26.129, con un incremento dell’1,1% rispetto all’anno precedente.  

Il valore della produzione ha raggiunto 1,9 miliardi di euro, segnando un aumento del 15,4% su base annua. La domanda turistica ha registrato 4,5 milioni di presenze, con una crescita dell’11% rispetto al 2022, e oltre il 51% dei visitatori sono stranieri.  

La distribuzione geografica evidenzia una forte concentrazione nel Centro Italia, dove si localizza il 72% delle strutture, con Toscana, Lazio e Umbria in testa.  

Le aree collinari ospitano il 53% degli agriturismi, seguite da quelle montane (31%) e pianeggianti (16%). Le attività offerte spaziano dall’alloggio alla ristorazione, dalle degustazioni alle esperienze outdoor come trekking, escursionismo, equitazione e fattorie didattiche. 

La missione dell’agriturismo: tra multifunzionalità e sostenibilità 

L’agriturismo nasce con l’obiettivo di diversificare il reddito agricolo e contrastare l’abbandono delle aree rurali.  

La sua missione è strettamente legata alla tutela del paesaggio, alla conservazione della biodiversità e alla trasmissione delle tradizioni locali. Le aziende agricole che scelgono di aprirsi al turismo diventano attori sociali ed economici, capaci di offrire servizi che migliorano il benessere delle comunità locali.  

Questa multifunzionalità si traduce in un’offerta che va oltre il semplice soggiorno: laboratori artigianali, degustazioni, attività educative e sociali, gestione del verde pubblico e produzione energetica sostenibile.  

L’agriturismo, in questo senso, è un motore di sviluppo rurale e un modello di turismo responsabile. 

Un investimento per il futuro del territorio 

L’agriturismo non è solo una forma di ospitalità rurale, ma un presidio strategico per la tutela del paesaggio, la valorizzazione delle comunità locali e la promozione caratteristiche peculiari di un territorio, di un’identità.  

Anche per queste ragioni, il legislatore ha scelto di sostenere attivamente il settore attraverso agevolazioni fiscali e contributive mirate. 

 Tra le misure più vantaggiose spicca il regime forfettario, che consente una tassazione semplificata al 15%, ridotta al 5% per le nuove attività nei primi cinque anni. A questo si aggiunge la possibilità di dedurre i contributi INPS dal reddito imponibile, alleggerendo il carico fiscale per le imprese agricole che decidono di aprirsi al turismo. 

  

Ma il supporto non si ferma qui perchè gli agriturismi possono accedere a finanziamenti a fondo perduto e contributi per interventi strutturali e ambientali. 

 Queste opportunità sono rese possibili da strumenti come il PNRR e i Programmi di Sviluppo Rurale (PSR), che incentivano la diversificazione delle attività agricole, la digitalizzazione delle imprese e il rafforzamento della competitività del settore. 

Scegliere di investire in un agriturismo oggi significa contribuire attivamente alla rigenerazione del territorio, alla sostenibilità ambientale e alla crescita economica locale 

Un modello virtuoso che merita di essere sostenuto… anche fiscalmente. 

Scegliere un agriturismo per le proprie vacanze significa abbracciare un modo di viaggiare più consapevole, autentico e sostenibile.  

Parliamo di strutture che vanno oltre il semplice concetto di accoglienza: parliamo di  presidi culturali, ambientali ed economici che contribuiscono alla vitalità delle aree rurali italiane.  

Perchè molti turisti decidono consapevolmente di non scegliere queste strutture per i loro soggiorni? Spesso per mancanza di conoscenza, per abitudine a forme di turismo più tradizionali o per la percezione – spesso errata – che siano meno comodi o meno attrezzati.  

In realtà, l’agriturismo è oggi una delle proposte più moderne e inclusive del panorama turistico italiano, capace di coniugare accoglienza, innovazione e sostenibilità. 

 Turismo sostenibile o sostenibile solo a parole? 

In un mondo che parla sempre più di sostenibilità, la domanda è: quanto siamo disposti a cambiare davvero le nostre abitudini? Scegliere un agriturismo non è solo una vacanza, è una presa di posizione. È dire “sì” a un turismo che rispetta il territorio, che valorizza le comunità locali, che riduce l’impatto ambientale. 

Quindi, la vera provocazione è: possiamo definirci viaggiatori sostenibili se continuiamo a scegliere le solite strutture, ignorando quelle che fanno davvero la differenza? 

L’agriturismo non è una rinuncia, è un upgrade. Un modo per vivere il viaggio con più consapevolezza, più connessione e – perché no – più gusto. 

 

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