In America rischia di sparire l’identità transgender

Categorie: Attualità

La bozza del Dipartimento della salute arrivata al New York Times definisce il genere in base al sesso indicato sul certificato di nascita

Mentre nel mondo i limiti che delineano il concetto di “genere” si assottigliano sempre di più, negli Stati Uniti la definizione diventa sempre più stringente. Secondo un memo arrivato alla redazione del New York Times, il genere verrà stabilito inequivocabilmente dai genitali alla nascita.



Rivedere la definizione di genere, la necessità del Dipartimento della salute

La necessità di giungere ad una definizione più precisa di quella formulata dall’amministrazione Obama è stata segnalata dal Dipartimento della salute e dei servizi umani, che vuole arrivare ad una precisa definizione legale di “sesso” da inserire nel titolo IX, ovvero la legge federale sui diritti civili che vieta la discriminazione di genere all’interno dei programmi di istruzione che ricevono assistenza finanziaria governativa. Secondo il New York Times, che ha visto la bozza di revisione, il dipartimento nel memorandum sostiene che è necessario per le agenzie governative adottare una definizione esplicita e uniforme sul “genere”, determinato «su base biologica chiara, fondata nella scienza, oggettiva e gestibile». In pratica, significa che l’agenzia definirà il sesso di una persona sulla base dei genitali con cui è nata, in maniera «immutabile e determinata», lasciando ai test genetici il compito di risolvere qualsiasi diatriba.

Ridefinizione del genere sulla base del certificato di nascita

«”Sesso” indica lo status di una persona come maschio o femmina basato su tratti biologici immutabili identificabili prima della nascita o prima della nascita» riporta dal memorandum il New York Times, aggiungendo che nella bozza si legge anche che «il sesso elencato sul certificato di nascita di una persona, come originariamente rilasciato, costituirà una prova definitiva del sesso di una persona a meno che non venga confutato da prove genetiche affidabili». Restringere il concetto di genere alla tipologia di genitali rischia di mandare a monte i tanti passi in avanti compiuti dalla comunità LGBTQ+. In America infatti sono 1.4 milioni le persone che si identificano come transgender, non facendo necessariamente corrispondere il proprio sesso a quello riconosciuto al momento della nascita.



Ridefinire il genere contro l’amministrazione Obama

I diritti dei transgender erano stati ampliati dall’amministrazione del precedente presidente Barack Obama, che aveva sfruttato la definizione “vaga” per favorire un concetto più fluido dell’identità sessuale. Scelte che, secondo il New York Times, il Dipartimento avrebbe definito come mosse per «estendere indebitamente le protezioni dei diritti civili alle persone chi non dovrebbe averli». L’amministrazione Obama infatti riconosceva il  genere come una «scelta individuale» e non quindi non determinato dal sesso assegnato alla nascita, e aveva modificato le leggi  federali in merito. La definizione di genere infatti è centrale per le “Big 4” che applicano parte del Titolo IX e alle quali il Dipartimento adesso si appella: i dipartimenti dell‘istruzione, della giustizia, della salute e dei servizi umani e del lavoro. L’attuale direttore per i diritti civili del dipartimento, Roger Severino, non ha commentato con il Times la bozza, ma in passato aveva aspramente criticato le leggi Obama sul genere definendole frutto di un’ «ideologia radicale». Se la bozza dovesse essere approvata, andrebbe ad unirsi ad altre due leggi federali, attualmente in vaglio alla Casa Bianca, che restringerebbero i diritti delle persone transgender. Una riguarda la discriminazione sessuale nelle scuole e nelle università che ricevono assistenza finanziaria federale, l’altra invece interviene sui programmi e le attività sanitarie che ricevono fondi o sussidi federali nel settore dei servizi sanitari e umani.

 



(Credit Image: © Ron Sachs/CNP via ZUMA Wire)