Una senatrice statunitense ha postato un disegno di legge su GitHub scatenando il caos

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«Come promesso, ora potete contribuire con i commenti al mio disegno di legge che stabilisce un quadro per le risorse digitali»

La senatrice per lo stato del Wyoming Cynthia Lummis ha pubblicato su GitHub il disegno di legge sulla criptovaluta che ha recentemente firmato insieme ad altri senatori. Il risultato? Un vero e proprio caos.



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Una senatrice statunitense ha postato un disegno di legge su GitHub

In Italia la possibilità di proporre modifiche e integrazioni alle proposte di legge presentate dagli eletti non è un qualcosa di nuovo. Dal 2015, sulla piattaforma Rousseau, tutti gli attivisti hanno potuto contribuire con le proprie competenze all’attività legislativa dei portavoce del Movimento 5 stelle. Ma quando la senatrice Lummis ha provato a fare (più o meno) lo stesso, il risultato non è stato molto incoraggiante. Attraverso la sua piattaforma, GitHub permette ai suoi oltre 83 milioni di utenti di collaborare a progetti software consentendo a ciascuno di loro di contribuire allo stesso progetto contemporaneamente. «Come promesso, ora potete contribuire con i commenti al mio disegno di legge che stabilisce un quadro per le risorse digitali», aveva scritto Lummis in un tweet condividendo la notizia . «I commenti e le critiche civili sono ben accetti. Si prega di condividere ampiamente. Vogliamo farlo bene». Gli utenti di Github hanno cominciato a commentare le questioni nel disegno di legge e hanno presentato otto richieste, alcune delle quali hanno proposto aggiunte significative al disegno di legge. Ma poi qualcosa è andato storto: in breve si è scatenato il trolling. Non proprio quanto sperato dalla senatrice, che è stata pesantemente trollata. Un utente ha persino proposto di sostituire il disegno di legge con un source code per il gioco ‘Doom’.



La politica e le minacce online

La politica e i social. Una “coppia” a volte molto potente, ma che spesso scivola in questioni pericolose. Le minacce online sono infatti sempre all’erta. Basti pensare al fatto che, secondo due funzionari dell’UE e alla luce della documentazione esaminata da Reuters, alti profili dell’Unione europea (almeno cinque funzionari e Reynders, commissario europeo alla Giustizia), sarebbero stati presi di mira e controllati per mezzo di un software progettato da una società di sorveglianza isrealiana Pegaus, contro cui lo stesso Reynders aveva domandato l’apertura di un’indagine. Il periodo durante il quale potrebbero essere stati spiati oscilla tra febbraio e settembre 2021. La Commissione europea è venuta a conoscenza del monitoraggio illegittimo delle attività dei vertici dell’Unione europea, grazie alle segnalazioni via messaggio emesse da Apple a moltissimi possessori di iPhone a novembre dell’anno scorso, in cui la piattaforma comunicava loro di essere stati «presi di mira da aggressori sponsorizzati dallo stato».