«Un terzo della popolazione mondiale è grasso»

Circa il 30% della popolazione mondiale è grassa. Questo significa che circa due miliardi di persone, in tutto pianeta sono sovrappeso o addirittura obese e che, negli ultimi tre decenni, nessun paese è stato in grado di bloccare un eccessivo aumento di peso dei suoi abitanti. In altre parole, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, nessuna nazione può definirsi “al riparo” dall’obesità e dai rischi per la salute a essa connessi.

Sean Gallup/Getty Images
Foto: Sean Gallup/Getty Images

LA RICERCA – I dati vengono da una ricerca condotta da Christopher Murray e dal suo team dell’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington, che ha preso in esame oltre 1.700 studi su 188 paesi condotti tra il 1980 e il 2013: «Abbiamo realizzato che non c’è nessun paese che sia riuscito a combattere l’obesità in modo significativo – ha spiegato Murray – E questo fa capire quanto questo sia difficile».

MEDIO ORIENTE, NORD AFRICA E STATI UNITI – Il tasso più alto di persone obese o in sovrappeso lo registrano i paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, dove circa il 60% degli uomini e il 65% delle donne sarebbero in sovrappeso. Circa il 13% della popolazione degli Stati Uniti è in sovrappeso: una delle percentuali più alte raggiunte da un singolo Stato. Cina e India, insieme, raggiungono il 15%: questo è un dato relativamente basso, se si considera che questi due paesi contano più dei due terzi della popolazione globale, e cioè più di due miliardi e mezzo di persone.

«CI SONO PAESI CHE STANNO UCCIDENDOSI DI CIBO» – Nella sua ricerca, pubblicata su Lancet e ripresa da numerose testate in tutto il mondo tra cui il New York Post, Murray sottolinea il forte legame tra reddito e obesità: più una popolazione diventa ricca, più il girovita tende ad aumentare. Con tutto quello che ne consegue: compresi l’aumento del numero dei casi di diabete e di cancro pancreatico. Un allarme, quello di Murray che arriva a pochi giorni di distanza da quello lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per voce del direttore generale Margaret Chan che, nel corso dell’annuale meeting dell’OMS a Ginevra, ha detto senza mezzi termini che «ci sono parti del mondo che stanno letteralmente uccidendosi di cibo».

 

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TENDENZA GLOBALE – E la “colpa” di questa tendenza va ricercata anche nel progresso tecnologico e nella globalizzazione: «Ci sono le strade che permettono alle grandi aziende di portare ovunque il loro cibo già pronto – ha detto Syed Shah esperto di obesità all’Università degli Emirati Arabi Uniti – Adesso i villaggi non devono più contare solo sul proprio cibo per sopravvivere. Vent’anni fa nessuno qui sapeva cosa fossero la Coca Cola e la Pepsi. Adesso sono ovunque». Nei suoi studi, Shah ha evidenziato come l’obesità sia aumentata di cinque volte negli ultimi vent’anni anche in un remoto villaggio pachistano tra i monti dell’Himalaya.

E IN EUROPA… – In Gran Bretagna, gli esperti hanno consigliato di istituire dei corsi gratuiti, per insegnare alle persone obese o in sovappeso come dimagrire in modo sano e sicuro. Nel Regno Unito due adulti su tre sono in sovrappeso, facendolo diventare il “paese più grasso” di tutta l’Europa occidentale. «Non è che ti svegli una mattina e ti dici semplicemente che vuoi perdere cinque chili – ha detto Mike Kelly, direttore dell’agenzia di salute pubblica  – Ci vuole risolutezza, ma anche un incoraggiamento».

(Photocredit copertina: Ronaldo Schemidt/AFP/Getty Images)

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