Anche i media statali bielorussi finiscono nel mirino di Twitter

La piattaforma ha deciso di bloccare la diffusione dei contenuti dei media statali bielorussi perché affiliati a Putin

11/03/2022 di Martina Maria Mancassola

Twitter censura i media bielorussi. La piattaforma ha deciso di limitare la diffusione dei contenuti dei media statali bielorussi e del loro personale per contrastare la disinformazione sulla situazione in Ucraina, che gli alleati di Putin stanno divulgando. Twitter realizzerà tale obiettivo etichettando i tweet pubblicati dai media statali in Bielorussia. Tale operazione, in realtà, è iniziata già a fine febbraio. In questo modo, gli account etichettati nonché i post e contenuti da loro condivisi, subiscono una forte limitazione nei risultati della barra di ricerca e nei consigli sulla piattaforma social.

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Twitter censura i media bielorussi: diffonderebbero notizie false sulla guerra in Ucraina

Dopo aver limitato i media statali russi, ora Twitter censura anche quelli bielorussi poiché affiliati a Putin. La piattaforma ha deciso, infatti, di ridurre la visibilità anche dei tweet etichettati perché diffondono contenuti dei media statali bielorussi. Twitter, «dopo aver riportato dettagliati sul loro ruolo nella guerra in Ucraina», etichetta gli account ed i tweet che diffondono notizie provenienti da media e stampa affiliati alla Bielorussa. La piattaforma, consapevole della gravità della propaganda filo-russa e della disinformazione che stanno diffondendo i negazionisti, ha iniziato tale operazione già alla fine del mese di febbraio proprio per ridurre la circolazione dei loro contenuti. I piani alti di Twitter hanno dichiarato che tale decisione viene presa per «far emergere meglio informazioni credibili sulla guerra in Ucraina». Yoel Roth, responsabile dell’integrità del sito della piattaforma, ha confermato tramite un tweet che l’azienda ha iniziato ad etichettare anche i tweet provenienti dalla Bielorussia, dopo che numerosi esperti avevano accusato quest’ultima di essere coinvolta nell’invasione dell’Ucraina: «stiamo aggiungendo etichette agli account e ai Tweet che condividono link di organi di informazione affiliati allo stato in Bielorussia dopo aver riportato dettagliati sul loro ruolo nella guerra in Ucraina. Ciò si basa sul nostro lavoro durato anni per aggiungere contesto ai media statali e limitare la loro portata su Twitter». 

Roth ha dichiarato, inoltre, che Twitter avrebbe etichettato circa 15 punti vendita bielorussi, e tra questi anche belTache, agenzia di stampa seguita da quasi 37.000 followers. Il responsabile del sito internet della piattaforma ha aggiunto che Twitter è riuscito nell’intento; infatti, la piattaforma ha subito un calo del 30% delle impression sui tweet dei media statali russi. La decisione dell’azienda interviene perché, come sostiene e dichiara Roth, «abbiamo visto prove che questi punti vendita, così come i loro affiliati in Russia, si sono impegnati in una guerra dell’informazione e stanno impiegando i media e altre risorse che controllano per propagare narrazioni favorevoli e per confondere e distrarre il pubblico su ciò che sta succedendo».

Ricordiamo che Twitter già qualche giorno fa aveva agito contro la propaganda russa e per aiutare il popolo ucraino in estrema difficoltà lanciando un servizio Tor onion. Quest’ultimo permette a chi si trova in Ucraina di reperire informazioni vere sulla guerra, diverse da quelle fasulle provenienti dai media statali russi. Poco fa, inoltre, Twitter ha eliminato i post dell’ambasciata russa nel Regno Unito perché sostenevano che non vi era stato alcun attentato ad un ospedale per la maternità a Mariupol sostenendo, addirittura, la natura «fake» delle foto dell’ospedale distrutto dai raid russi. Le affermazioni sono state rimosse per violazione delle regole relative alla «negazione di eventi violenti».

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