Attacco hacker? No, opera del figlio del Twitter manager dello Us Strategic Command

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Quanto accaduto sul profilo Twitter dello Us Strategic Command è ben lontano da qualsiasi ipotesi complottista fatta in rete

«;l;;gmlxzssaw». Questo il massaggio comparso lo scorso lunedì e inviato dall’account twitter dello Us Strategic Command, agenzia che negli Usa è responsabile della salvaguardia delle armi nucleari. Appena mezz’ora dopo sono comparse le scuse ma non sono bastate: la rete si è lanciata in ogni genere di fantasiosa ipotesi rispetto a quello che era successo. I complottisti l’hanno fatta da padroni, ipotizzando ogni genere di scenario, e c’è anche chi ha scomodato il famoso codice per lanciare un attacco nucleare. Come spesso accade, però, la verità è molto più semplice di quello che qualsiasi fantasia possa ipotizzare.



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Il misterioso tweet di Us Strategic Command

Il tweet aveva messo in allerta, tra gli altri, anche i giornalisti oltreoceano. In particolare Mikael Thalend, giornalista freelance, ha contattato il comando strategico degli Stati Uniti per capire qualcosa di più in merito al tweet. La risposta è stata eloquente e ha risolto il mistero dello strano tweet: la soluzione, alla fine dei conti, ha tutto di quotidiano e normale e assolutamente nulla di neanche lontanamente inerente a un complotto o a un attacco nucleare.

Il figlio del social media manager in smart working

Al tweet – che non compare più sul profillo dello US Strategic Command – c’è una spiegazione precisa. Come si legge nella risposta al giornalista: «Il Twitter manager, mentre era in smartworking, ha momentaneamente lasciato l’account aperto e incustodito. Il suo bimbo piccolo ne ha approfittato e ha iniziato a giocare con la tastiera e, a sua insaputa, ha postato il tweet. Non è quindi accaduto nulla di nefasto né tanto meno si è trattato di un hackeraggio». Mai nulla fu più lontano da una macchinazione che, senza dubbio, i complottisti avrebbero adorato.