Hanno tirato fuori il vecchio tweet con cui McAfee aveva detto: «Se mi impicco non sono stato io»

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Il cinguettio risale a ottobre del 2020. Adesso è tutto un fiorire di complotti sulla morte dell'inventore dell'antivirus

La morte in carcere di John McAfee non è passata inosservata. Del resto, la sua era una personalità decisamente pervasiva, che riusciva a coprire diversi settori, da quello della sicurezza informatica a quello della politica. Ovviamente, era una figura anche molto chiacchierata per i suoi trascorsi (come la morte sospetta di un conoscente nella sua abitazione in Belize) e per le sue iniziative decisamente spettacolari durante la candidatura alle primarie per il Libertarian Party negli Stati Uniti. Adesso, però, la sua morte in carcere a Barcellona (era accusato di evasione fiscale) si sta tingendo di giallo, soprattutto in virtù di un tweet McAfee dell’ottobre 2020 che, adesso, è stato tirato fuori a poche ore dal suo suicidio.



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Tweet McAfee del 2020, il triste presagio

In queste tre righe aveva paragonato la sua situazione a quella del magnate Jeffrey Edward Epstein, arrestato per abusi sessuali, morto nella sua cella nel 2019. Il caso è stato trattato – in seguito alla perizia di un medico legale – come suicidio in carcere. Ma anche in quella occasione non mancarono delle polemiche. Ora, non c’è ragione di credere che il caso di John McAfee non sia un suicidio. L’inventore di uno degli antivirus più noti al mondo, infatti, è stato ritrovato nella sua cella e le autorità spagnole hanno evidenziato che tutte le circostanze portano inequivocabilmente a questa fine.

Tuttavia, le teorie del complotto si stanno sprecando in queste ore: c’è chi ha interpretato queste sue parole come una sorta di premonizione, di consapevolezza del destino a cui lo stesso McAfee sarebbe andato incontro. C’è chi ricorda la sua libertà di espressione a proposito dei sistemi di sicurezza con cui i servizi segreti dei vari stati acquisicono informazioni utili alle varie diplomazie, alle accuse di connivenza degli Stati Uniti con la Cina a proposito delle reti di hacking mondiali.

In pochi minuti, il vecchio tweet del 2020 è diventato virale, è stato re-postato, riproposto all’attenzione pubblica. Ma pensare a una ipotesi diversa rispetto a quella del suicidio in cella, lo ripetiamo, è decisamente fuori luogo.