Furia di Trump per le elezioni perse, pioggia di tweet su brogli e cospirazioni mai provate

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Da settimane il presidente uscente tweetta quasi esclusivamente teorie cospirazioniste e video delle sedute di Rudy Giuliani nelle legislature degli Stati a maggioranza repubblicana

I tweet furiosi di Trump non smettono mai. Da settimane il presidente uscente divide il suo tempo tra il golf e Twitter, con una serie crescente di messaggi sui brogli che denuncia da ormai un mese senza aver ancora portato una prova a supporto, se non il tragicomico show rappresentato da Rudy Giuliani che gira le assemblee legislative degli Stati a maggioranza repubblicana, dove un annoiato gruppo di deputati ascolta l’ex sindaco di New York sbraitare su complotti internazionali e operazioni degne della Spectre, ovviamente senza portare una prova, e i suoi cosiddetti testimoni oculari. Tutte cose che i tribunali, spesso presieduti da giudici conservatori e, in qualche caso, anche nominati da Trump hanno respinto con perdite e giudizi durissimi.



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I tweet furiosi di Trump e le accuse non provate di brogli

Nell’ultimo mese il numero dei tweet furiosi di Trump è cresciuto esponenzialmente, con un filotto nell’ultima sera di tweet su brogli, sui quali finora non è stata presentata ancora una prova, in Nevada, Arizona e Georgia. Negli ultimi due casi il presidente uscente è tornato ad attaccare i governatori Ducey e Kemp per non aver sovvertito il volere degli elettori, tornando a parlare di brogli e presunte aggiunte di voti nelle macchine da voto elettronico.



Un comportamento ormai apertamente eversivo, quello di Trump, ma che ormai è talmente consueto da non rendere neanche più una notizia il fatto che ogni tweet del presidente degli Stati Uniti sia segnalato come fatto non provato o disinformazione.

I video di Giuliani nei tweet furiosi di Trump

Tanti anche gli articoli cospirazionisti nella bolgia dei tweet furiosi di Trump, che condivide articoli di siti improbabili come Just the news e del Washington Examiner. Ma tanto spazio va alle dirette delle sedute che la coppia di avvocati rimasti a rappresentare Trump in questa tragicomica crociata, Rudy Giuliani e Jenna Ellis, nelle assemblee legislative di Michigan, Arizona e degli altri Stati a maggioranza repubblicana. Meeting che vengono trasmessi in diretta da OAN, uno dei nuovi media della destra americana che rilancia i proclami di brogli di Trump, che nel frattempo ha annunciato di aver raccolto oltre 200 milioni di dollari dalla fine delle elezioni. Forse il principale, o unico, motivo di questa stancante e pericolosa messa in scena, alla quale però sembrano credere buona parte dei 74 milioni di persone che hanno votato Trump.