Il tunnel sotto lo Stretto potrebbe essere discusso con il Recovery Fund

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Lo ha annunciato la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli

Che serva un collegamento tra la Sicilia e la Calabria è cosa nota a tutti. Anche oggi, con le vacanze estive, si sono registrate tantissime code all’imbarco dei traghetti che collegano Messina e Villa San Giovanni (unico modo per poter attraversare quella lingua di mare che divide l’Italia). Nei giorni scorsi, però, all’idea del Ponte sullo Stretto Giuseppe Conte ha affiancato quella di tunnel dello stretto. Ma non si tratta di una novità. E ora la ministra De Micheli parla di ipotesi possibile (o al meno discutibile) in sede di Recovery Fund.



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«Sullo Stretto dobbiamo pensare, quando si riveleranno le condizioni, a un capolavoro di ingegneria – ha detto Giuseppe Conte durante un evento organizzato da Affari Italiani -. Un ponte anche sottomarino, ci stavo pensando. Per il ponte non ci sono le condizioni. Ma prima dobbiamo preoccuparci dei collegamenti». Un tunnel subalveo dello Stretto che era già stato paventato in passato, senza ricevere risposte positive.



Tunnel dello Stretto, l’ipotesi del Recovery Fund

Ma quei progetti sono ancora presenti – e forse ne sono arrivati anche di nuovi – nei cassetti del Mit. E saranno oggetto di approfondimenti e studi di fattibilità per via degli scenari mutati (e che muteranno nei prossimi anni). Questa è l’indicazione che oggi, da Verona, ha dato la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli: «Abbiamo avuto una proposta di un gruppo di ingegneri che ci ha sottoposto questa ipotesi del tunnel sottomarino al posto del ponte sullo Stretto di Messina. Presenteremo la nostra proposta in sede di Recovery Fund per completare il collegamento tra Messina e Reggio Calabria».

L’ipotesi più viva che mai

La proposta del tunnel dello stretto è stata avanzata già in passato dal Movimento 5 Stelle che, invece, ha sempre bocciato l’ipotesi di un ponte. Ora, però, sembra non essere più solamente un’idea separata e il governo potrebbe trovare l’accordo finale per realizzare quella infrastruttura. Non sull’acqua, ma sotto.