Secondo il rapporto della società di analisi Sensor Tower, l’app di Trump, che è stata scaricata circa 200.000 volte il giorno del suo lancio, è miseramente crollata ad una media di 10.000 installazioni al giorno il mese scorso. L’app è stata installata circa 1,2 milioni di volte dal lancio del 21 febbraio. The Truth Social starebbe, dunque, andando in frantumi. Questa è l’amara verità per Trump, che invece non vuole darsi per vinto, anche se ha deciso che non pubblicherà più contenuti sulla piattaforma finché questa non diventerà un successo mondiale. L’app – un fac simile di Twitter in cui i post vengono chiamati «verità» – ha raggiunto livelli di download bassissimi, tanto da essere caduta fuori dalle classifiche dell’App Store. Ma non è tutto. La società sta anche perdendo investitori, dirigenti e interesse da parte del pubblico di utenti. Devin Nunes, ex membro del Congresso della California che ha rinunciato al seggio che aveva ricoperto per 19 anni per dirigere l’azienda, tempo fa aveva dichiarato che l’app sarebbe stata «pienamente operativa» entro la fine di marzo, ma i problemi non le hanno lasciato scampo, e nemmeno la lunga lista d’attesa che ha bloccato moltissimi potenziali utenti durante le sue prime settimane di vita.