«Innovazione e transizione digitale nelle mani di un Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio»

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Giorgia Meloni chiarisce oggi, nel discorso in risposta alle repliche alle sue intenzioni programmatiche, a chi sarà affidata la gestione della transizione digitale nel suo governo

Che fine ha fatto il ministro per l’Innovazione tecnologica e per la transizione digitale tutti se lo sono chiesto dopo l’annuncio dei nomi dei ministri di venerdì pomeriggio, il giorno prima del giuramento dei nomi designati da Giorgia Meloni. La premier – che oggi ha presentato il suo programma alla Camera, ascoltato le repliche e che ora sta rispondendo rispetto alle perplessità mosse – ha parlato proprio di questa figura che è venuta a mancare. La presidente del Consiglio ha parlato della transizione digitale governo Meloni, chiarendo che – come supposto da diverse testate – la gestione dei fondi del Pnrr dedicati in questo ambito sarà affidata a un sottosegretario.



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Transizione digitale governo Meloni affidata a un sottosegretario

Meloni, rispondendo alle varie questioni mosse da media e colleghi parlamentari, in merito a chi si occuperà della transizione digitale tranquillizza. La scelta è, per «un tema che impegna tantissime risorse» (il 27% del totale dei fondi) quella di affidarlo a un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio poiché «non sarebbe opportuno lasciarlo» scoperto. La premier, quindi, ha comunicato chiaramente le sue intenzioni per il neo nato governo in termini di digitalizzazione e transizione digitale.



Nei prossimi giorni verranno nominati i sottosegretari ai vari ministeri e alla Presidenza del Consiglio. Neg.li scorsi giorni, provando a dipingere scenari vari ed eventuali, si è ipotizzato che il testimone di Colao sarebbe stato raccolto da un viceministro o – appunto – da un sottosegretario. Tra loro emergerà colui che verrà incaricato di gestire i moltissimi soldi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato nel 2021 considerato che la delega al al PNRR è stata affidata Raffaele Fitto (insieme a quelle agli Affari europei e alle politiche di coesione).

Occorrerà capire quale sarà il nome designato dalla destra, così come le intenzioni programmatiche che a sua volta esprimerà, per capire che impronta proverà a dare il governo Meloni in termini di transizione digitale.