TorGuard chiude la causa contro la pirateria: accetta di bloccare il traffico torrent sui server statunitensi

Dopo la pressione dell'industria cinematografica sulla gestione dei servizi VPN, TorGuard accetta di bloccare il traffico BitTorrent sulla sua rete

15/03/2022 di Martina Maria Mancassola

TorGuard, un anno fa, veniva accusato di aver violato il diritto d’autore ovvero di aver «incoraggiato» gli utenti abbonati ad utilizzare siti pirata aiutandoli a celare l’attività di pirateria cinematografica online. Le cause contro le società che forniscono servizi VPN venivano promosse da un gruppo di società cinematografiche indipendenti – che includono personalità di spicco come i produttori di The Hitman’s Bodyguard, Dallas Buyers Club e London Has Fallen -, che in passato si occupavano proprio di siti e di app di pirateria.

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TorGuard accetta di bloccare il traffico torrent sulla sua rete

Sono sempre maggiori i problemi relativi alla privacy e alla cyber security. In questo contesto, entrano in gioco anche i servizi VPN – acronimo di Virtual Private Network («rete privata virtuale»), servizi che tutelano la connessione internet e la privacy sul web, creando un «tunnel cifrato» per gli utenti, che possono così navigare senza diffondere i propri dati e, anzi, celando gli indirizzo IP di cui si servono, nonché utilizzando gli hotspot Wi-Fi pubblici in totale sicurezza. Molte utenti ricorrono a questi servizi VPN per non far scoprire la propria attività sul web, ma una parte di questi potrebbero sconfinare in attività di pirateria, quindi attività illecite.

L’anno scorso TorGuard veniva citato in giudizio da vari studios cinematografici per violazione del copyright. Le case cinematografiche hanno iniziato ad agire contro i fornitori di servizi VPN per impedire l’uso di BitTorrent dagli utenti di questi servizi. In questo caso TorGuard avrebbe «incoraggiato» gli iscritti ad utilizzare siti pirata aiutandoli a nascondere la pirateria cinematografica e, infatti, nel reclamo si legge che: «TorGuard conosce e incoraggia i suoi utenti finali a utilizzare il suo servizio VPN per accedere a The Pirate Bay e ai contenuti piratati». E ancora che «quando gli utenti finali di TorGuard hanno problemi ad accedere a Pirate Bay, i moderatori ufficiali di TorGuard danno loro consigli su come correggere le loro impostazioni in modo che gli utenti finali possano piratare liberamente i contenuti». TorGuard domanda, quindi, ad un tribunale federale della Florida di procedere con l’archiviazione del caso, aggiungendo di non aver mai ricevuto da alcuna società cinematografiche comunicazioni di presunte violazioni di copyright e/o richieste all’agente DMCA nominato da TorGuard di rimozione delle stesse. 

Il provider VPN, però, veniva duramente accusato di non aver adottato provvedimenti contro gli utenti abbonati che stavano piratando pellicole cinematografiche. TorGuard decide ora di chiudere la causa attivata dalle compagnie cinematografiche, impegnandosi, in una parte dell’accordo, a bloccare il traffico BitTorrent sui server statunitensi. La piattaforma aggiunge che, ad ogni modo, la privacy degli abbonati non verrà in alcun modo condizionata da questa decisione.

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