Toninelli compie un doppio errore grammaticale in un tweet sulla legge elettorale

16/10/2017 di Redazione

Danilo Toninelli è riuscito nella non facilissima impresa di commettere due errori grammaticali in un tweet da 140 caratteri. Sabato, attaccando di nuovo il PD per l’approvazione della nuova legge elettorale alla Camera dei Deputati, il deputato M5S ha scritto. «A 10 anni dalla sua fondazione il Pd festeggia un’importante vittoria: il 2 a 1 di Renzi su Mussolini nelle fiduce sulla LeggeElettolare».

 

GLI ERRORI GRAMMATICALI DI TONINELLI NEL TWEET SULLA LEGGE ELETTORALE

Toninelli scrive fiduce invece che fiducie, e poi ripropone l’hashtag leggeelettolare. Al posto di elettorale, l’aggettivo per la nuova norma di elezione di Camera dei Deputati e Senato è scritto come elettolare. Un hashtag errato riproposto da molti esponenti del M5S. Toninelli è stato criticato da molti commentatori su Twitter per i due errori commessi, e questa mattina ha dimostrato di essersi accorto degli errori commessi. Il deputato M5S ha riproposto un tweet sul medesimo tema, praticamente identico nei contenuti, con fiducie e hashtag su legge elettorale scritto però in modo corretto. «Renzi vuole surclassare Mussolini su fiducie a #LeggeElettorale. Casta di voltagabbana ed ex romaladronisti della #Lega pronti ad aiutarlo». Da diversi giorni il M5S ha lanciato una forte mobilitazione contro la riforma elettorale approvata alla Camera dei Deputati. Il cosiddetto Rosatellum-bis è avversato dai 5 Stelle in quanto reintroduce le coalizioni e limita la possibilità di scelta dei parlamentari , oltre che per la sua introduzione a colpi di mozione di fiducia. Il M5S potrebbe anche ricorrere a forme estreme di ostruzionismo per cercare di impedire il passaggio della riforma elettorale,  e si appella al presidente della Repubblica perché non firmi la legge elettorale quando sarà approvata dal Senato in via definitiva. Sembra assai probabile che il governo Gentiloni ricorrerà ancora alla mozione di fiducia per il suo passaggio a Palazzo Madama.

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