Travaglio dice che Toninelli non dovrebbe fare più il ministro perché «ha detto troppi sì»
30/08/2019 di Enzo Boldi
Se il mondo pensava che Danilo Toninelli fosse il ministro del no, secondo Marco Travaglio il capo del Mit ha detto anche troppi sì nel corso dei suoi 14 mesi di mandato. Per questo motivo, il direttore de Il Fatto Quotidiano ritiene sconveniente ripresentarlo nella prossima squadra del governo giallorosso. Dal passato, invece, non tutto è da buttare. Dall’esperienza gialloverde si potrebbe riciclare Alfonso Bonafede alla Giustizia, mentre dall’Esecutivo guidato dal PD è visto di buon occhio il ritorno di Marco Minniti al Viminale per gestire il post-Salvini.
Danilo Toninelli si dovrebbe tenere alla larga «non tanto per le gaffe, quanto perché a dispetto della retorica sul Partito del No ha detto fin troppi sì: a opere inutili, costose, dannose e pure bocciate dalle analisi costi-benefici da lui stesso disposti». Così Marco Travaglio mette la propria pietra tombale sulla figura di uno dei ministri più contestati del governo M5S-Lega, ma lo fa affermando il contrario rispetto a quanto emerso nel sentire comune. Al suo posto, al Mit, il diretto de Il Fatto Quotidiano vedrebbe bene Renzo Piano.
Toninelli, da signor no a signor sì
Poi c’è spazio per il parere positivo alla richiesta portata avanti da Beppe Grillo nei giorni scorsi quando, subito dopo il termine delle consultazioni al Quirinale, si è auspicato un governo fatto di tecnici e non da politici. Per questo Travaglio vedrebbe di buon occhio un coinvolgimento dei vari Carlo Rubbia, Salvatore Settis o altri nomi di calibro. Oltre alle grandi personalità, ci potrebbe esser spazio per persone che hanno già ricoperto ruoli ministeriali negli esecutivi del passato.
Gli endorsement a Minniti e Bonafede
Travaglio, dopo il no a Toninelli, rilancia il nome di Alfonso Bonafede alla Giustizia – per completare il lavoro iniziato negli ultimi 14 mesi – e quello di una figura legata a un vecchio governo Pd del passato: Marco Minniti. Secondo Travaglio, infatti, l’ex ministro dell’Interno sarebbe l’ideale per prendere il posto di Matteo Salvini al Viminale.
(foto di copertina: ANSA/Riccardo Dalle Luche + ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)