Il primo, vero calcio al razzismo: il Cagliari espelle per sempre tre suoi tifosi

Categorie: Attualità

La decisione comunicata dalla società isolana

Si tratta del primo, vero calcio al razzismo. Arriva direttamente dal Cagliari, la società di proprietà del presidente Tommaso Giulini. Il Cagliari ha riconosciuto e identificato tre suoi tifosi reponsabili di insulti e di offese a sfondo razziale nei confronti di calciatori avversari. In seguito a questa identificazione, il Cagliari ha deciso di espellere per sempre dalla Sardegna Arena questi tre tifosi che, da questo momento in poi, non potrnno più seguire le partite casalinghe dei rossoblù.



LEGGI ANCHE > La lezione di civiltà dell’Arsenal contro il razzismo su Koulibaly

Tifosi Cagliari espulsi: tre interdizioni dallo stadio

La cosa che balza immediatamente all’occhio è che – in base a quanto si legge nel comunicato stampa – non si tratta di esponenti del tifo organizzato, dal momento che non avevano mai seguito le partite in curva, nel settore solitamente riservato agli ultrà. Erano, invece, tifosi che seguivano occasionalmente le partite nei settori Tribuna e Distinti.



La società lo ha comunicato attraverso una nota stampa:

L’individuazione dei soggetti coinvolti, titolari di biglietto occasionale nei settori Distinti e Tribuna, è stata possibile grazie all’azione coordinata di steward e del personale preposto alla sicurezza interna del club. In ottemperanza al codice regolamentare in vigore, ma soprattutto a tutela dei tifosi del Cagliari, della città di Cagliari e di tutta la Sardegna, che in termini di accoglienza e rispetto non hanno certo bisogno di prendere lezioni, sono state irrogate sospensioni del gradimento perpetuo, che impediranno a chi si è macchiato di queste azioni deprecabili di entrare alla Sardegna Arena, per qualsiasi manifestazione, per sempre.



Il Cagliari, viene sottolineato al termine della nota, crede in determinati valori e tutte le persone che non li rispettano non possono far parte delle sue attività. Ecco spiegato il durissimo provvedimento nei confronti dei tre tifosi.

Si è parlato spesso delle misure contro il razzismo negli stadi italiani: sono state organizzate manifestazioni per sensibilizzare i tifosi sul tema, sono state lanciate iniziative promozionali che hanno utilizzato volti noti del mondo dello sport. Nessuna delle iniziative, tuttavia, ha ottenuto i risultati attesi. Il pugno duro contro l’intolleranza può essere l’unico deterrente per eliminare il razzismo dagli stadi italiani.