Quella volta che l’Italia del rugby pareggiò con gli All Blacks a causa di un tifone

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Uno 0-0 che regala due punti storici agli azzurri che, però, non servono a nulla. E i nubifragi mettono a rischio anche la Formula 1

Sarebbe stata tanto impossibile quanto epocale, ma a frenare i sogni azzurri di superare la prima fase dei Mondiali di Rugby ci ha pensato il tifone Hagibis che si sta abbattendo (con il culmine previsto per questo fine settimane) sul Pacifico. Italia-Nuova Zelanda non si giocherà e i nostri giocatori stanno già preparando le valigie per tornare a casa dopo una competizione che li vede fermi in classifica a 13 punti, due in meno del Sudafrica. Colpa dei venti, o merito della tempesta. Perché, diciamo chiaramente, se non si possono porre limiti alla provvidenza, battere gli All Blacks e sperare di prendere anche i punti bonus in base alle mete era un qualcosa di impensabile.



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E così il tifone Hagibis ha portato a uno 0-0 a tavolino che regala due punti agli azzurri e due alla Nuova Zelanda che chiude il girone B in testa con 16 punti. Considerando i precedenti, infatti, non c’erano molte speranze (se non nessuna) di sconfiggere i temibili All Blacks e puntare a una qualificazione in un girone di ferro in cui la nostra Nazionale ha comunque fatto il suo regalando grandi speranze.



Il tifone Hagibis spegne le speranze dell’Italrugby

Speranze spazzate via dal tifone Hagibis. La federazione italiana rugby aveva chiesto agli organizzatori di non cancellare l’incontro e di rimandarlo a lunedì, quando le condizioni meteo sono date in miglioramento. Ma dallo spogliatoio azzurro si sperava in una decisione differente: «Forse sarebbe stato impossibile, battere gli All Blacks: ma avevamo il diritto di giocare. È una imperdonabile mancanza di rispetto».

A rischio anche il Gp di Suzuka

Hagibis non frena solo il rugby, ma forse anche la Formula 1. Nel fine settimana, infatti, si dovrebbe disputare il Gran Premio di Suzuka (in Giappone). Le condizioni meteorologiche, però, hanno messo in allerta la Fia che sta pensando di rimandare (o cancellare) il Gp non solo per la sicurezza in pista dei piloti, ma anche per quella del pubblico.



(foto di copertina: NOAA/ZUMA Wire/ZUMAPRESS.com + ANSA/MATTEO BAZZI/DRN + Hoch Zwei via ZUMA Wire)