Il fotomontaggio scherzoso di Thomann Italia che su Facebook viene attaccato come se fosse una foto vera

Si può confondere un fotomontaggio con una vera fotografia nel 2019? Evidentemente sì ed è quello che è accaduto a diversi utenti di Facebook che si sono ritrovati a commentare un post della Thomann Italia, la filiale nel nostro Paese del rivenditore tedesco di strumenti musicali, attrezzatura per l’home recording, luci e accessori per concerti e spettacoli. Nella giornata di ieri, la famosa azienda – nota anche per il suo utilizzo molto divertente della comunicazione sui social network – ha pubblicato l’immagine di un passero con, al posto della testa, un jack. Il tutto per fare la battuta su Jack Sparrow (sparrow è il modo di dire ‘passero’ in inglese).

LEGGI ANCHE > L’esperimento di Udine Today per smascherare gli analfabeti funzionali

Thomann Italia, il fotomontaggio e l’attacco sulla pagina

Apriti cielo. Sulla pagina di Thomann Italia sono arrivati utenti di Facebook che, probabilmente non riconoscendo nell’immagine un semplice fotomontaggio, hanno iniziato a insultare l’azienda, a chiedere «rispetto per la natura», a dire «che vuoi che sia tagliare la testa a un povero uccellino». La discussione è andata avanti per diverse ore, dal momento che i commenti a questo post hanno superato di molto la media di engagement della pagina Facebook della Thomann Italia.

Alla fine, i social media manager dell’azienda sono dovuti intervenire per chiarire: «Forse non ci siamo capiti: l’immagine è un gioco di parole, non è un fotomontaggio gore o splatter, sul nome in inglese del volatile. I meme sono fatti per ridere, per sdrammatizzare (e magari pensare meno a ciò che veramente è negativo nella vita) e per prenderla alla leggera. Come detto non promuoviamo alcun tipo di comportamento irrispettoso nei confronti di nessun essere vivente, ma la polemica su questa foto è veramente assurda e sterile. Ci scusiamo se abbiamo urtato la sensibilità di qualcuno e invitiamo a usare la funzione ‘nascondi post’ per non dover più vedere immagini del genere se non di proprio gradimento».

Share this article