Dentro The Social Dilemma

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Abbiamo intervistato alcuni personaggi del documentario di Netflix e abbiamo fatto loro delle domande dal punto di osservazione italiano

Lo abbiamo visto, siamo rimasti colpiti, lo abbiamo consigliato. Il documentario di Netflix The Social Dilemma ha aperto un vero e proprio nuovo fronte all’interno del mondo della comunicazione, relativamente a quanto sta accadendo nell’ecosistema planetario che racchiude l’utilizzo di internet da parte di utenti sempre più connessi. Il paradosso da cui siamo partiti è semplice: un mondo che vede aumentare le relazioni, gli scambi di informazione, le connessioni – appunto -, sembra al contrario essere completamente disconnesso rispetto all’impatto che questo nuovo modo di comunicare sta avendo sulla sua vita personale.



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The Social Dilemma e l’impatto che il documentario ha avuto sulla narrazione di internet in Italia

Scopriamo così che i social network – ma in generale, tutti i prodotti del web – possono creare delle dipendenze che sono paragonabili, in pratica, al consumo di alcol o di sostanze stupefacenti, che la risposta delle nostre giovani generazioni agli stimoli che arrivano dalla rete è ormai cannibalizzante rispetto ad altri tipi di reazione (si pensi, ad esempio, all’attenzione che i ragazzi spendono per seguire il loro percorso educativo, a scuola o nelle università), che – spesso – non ci rendiamo conto che, attraverso i nostri dati personali, lavoriamo per le grandi companies della tecnologia (da Google a Facebook) producendo un valore che – se fosse retribuito – potrebbe arrivare persino a 12-13mila dollari all’anno. Che noi, tra le altre cose, non vedremo mai passare nelle nostre tasche.



Le interviste di Giornalettismo ai protagonisti di The Social Dilemma

Il volume economico che ruota intorno ai grandi OTT e il modo in cui questi ultimi sfruttano gli utenti in maniera non etica è stato al centro del dialogo che Giornalettismo ha avuto con Joe Toscano, ex executive designer di Google, uno dei volti più presenti all’interno del documentario The Social Dilemma. La sua intervista, tutta da leggere, ci offre uno sguardo davvero inedito sul mondo del web e dei social network, riflette sulle possibilità attuali del giornalismo, ci fa capire come siamo continuamente sfruttati dai grandi big della tecnologia.

Altrettanto interessante, poi, è l’intervista ad Anna Lembke – dottoressa alla Stanford – che ha accettato di parlare con noi del tema delle dipendenze da social network, soprattutto se contestualizzate all’interno della Generazione Z, quella maggiormente esposta a questo tipo di problema.



Un ragionamento più ampio, dal punto di vista degli effetti della reazione psicologica degli individui sul nostro utilizzo dei social network, è stato fatto con lo psicologo Larry Rosen, che ha evidenziato il cambiamento dei nostri comportamenti in seguito al costante impiego delle nuove tecnologie.

Interviste internazionali, che aggiornano alcune tematiche di cui si dibatte anche in Italia. Un lavoro di indagine a 360 gradi che prende in considerazione vari aspetti della rete e della nostra interazione. Un viaggio inedito in un mondo che The Social Dilemma ha iniziato a scoperchiare. E che, ora, spetta a noi approfondire e trasmettere. Il più possibile, come una missione.