Il servizio del TG Leonardo del 2015 sul «supervirus polmonare su pipistrelli e topi creato in Cina»

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Il servizio è andato in onda il 16 novembre 2015. Ma non è come sembra

Un servizio del TG Leonardo, il telegiornale scientifico della Rai, andato in onda il 25 novembre 2015 sembra parlare di un «supervirus polmonare su pipistrelli e topi creato in Cina». Il noto conduttore del Tg scientifico Daniele Mauro Cerrato ha introdotto un servizio del giornalista Maurizio Menicucci in cui si parlava di un esperimento condotto in un laboratorio in Cina, dove una proteina presa dai pipistrelli veniva innestata sul virus della Sars, la sindrome polmonare acuta che aveva già fatto molte vittime nel resto del mondo. Ma, attenzione, non è come sembra.



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TG Leonardo coronavirus, il servizio del 2015 che parla di un esperimento cinese

Procediamo con ordine. Il video è disponibile anche sulla piattaforma della Rai che permette, in streaming, di recuperare vecchi servizi di archivio del TG Leonardo a cura delle redazioni regionali del servizio pubblico.



Nel servizio si parla di tanti elementi che possono sembrare una curiosa coincidenza rispetto a quello che sta accadendo in questo momento in tutto il mondo con la pandemia da coronavirus. Nel servizio si spiegano anche le perplessità che ci sono state in passato su questo esperimento: «Vale la pena correre il rischio, creare una minaccia così grande soltanto per poterla osservare?».



Un gruppo di studiosi sarebbe stato in grado di creare una chimera: un nuovo virus innestato da una proteina presente nel pipistrello con il naso a ferro di cavallo sul virus della Sars, capace di creare una polmonite non mortale nei topi. L’assunto di partenza riguardava la proteina del pipistrello che rendeva possibile la trasmissione di questo virus anche all’uomo. E nel laboratorio cinese si è precisato che  questa possibilità è stata effettivamente verificata. La molecola si chiama SH-co14 e sarebbe questa la responsabile del contagio nell’uomo. L’esperimento, così come presentato nel servizio, non aveva certo uno scopo distruttivo, ma alcuni esperti avevano bocciato questa pratica proprio per la sua pericolosità.

Tg Leonardo coronavirus, la posizione di Roberto Burioni

Ovviamente, una volta diffusa, la notizia si è allargata a macchia di leopardo sui social network. C’è da precisare che quelle riportate all’interno del servizio e quanto accaduto in queste ore possono essere esclusivamente delle coincidenze. Tant’è che alcuni studi condotti sull’attuale coronavirus certificherebbero l’origine naturale del virus. Su questa posizione, ad esempio, il virologo Roberto Burioni che ricorda, citando lo studio pubblicato su Nature (dal titolo The proximal origin of SARS-CoV-2) che: «L’ultima scemenza è la derivazione del coronavirus da un esperimento di laboratorio. Tranquilli, è naturale al 100%, purtroppo».

Inoltre, si tratta di due virus completamente diversi. Non si parla del Sars-cov-2 e nessuno degli esperti che ha affrontato l’argomento in passato ha avuto modo di ricollegare il virus oggetto del servizio del TG Leonardo con l’attuale coronavirus, che non prevede alcun tipo di contatto con i topi. Insomma, l’emotività ci porta ad andare a tirare fuori dal passato alcune cose che, alla fine, non hanno una corrispondenza scientifica con quanto sta accadendo in questo momento.