Non è vero che in un supermercato di Roma sono in vendita le teste di cane

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La foto, che risale al 2013, è fuori contesto (e non fa riferimento alla capitale)

Da qualche giorno, tra social network e chat Whatsapp (ma anche Telegram), sta circolando una fotografia con un racconto privo di qualsiasi verità. Si parla di un supermercato romano – nel quartiere Esquilino (non a caso quello più multietnico della capitale) – che starebbe vendendo teste di cane al bancone del reparto macelleria. Un comportamento che sarebbe fuori legge dato che nel nostro Paese non è consentito vendere e mangiare carne di animali domestici. E, infatti, si tratta di una fake news con un’immagine che risale addirittura al 2013 e che non è stata scattata in Italia.



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Il testo che accompagna la fotografia, che abbiamo provveduto a censurare per non urtare la sensibilità dei lettori, recita: «Oggi sono entrato in un supermercato in zona Esquilino qui a Roma, dove risiede la più grande comunità cinese d’Italia e ho trovato questo scempio all’interno dei banchi frigo».



Teste di cane vendute in un supermercato a Roma? No, è una bufala

Il testo prosegue: «Sono uscito di corsa, nauseato, riuscendo a fotografare il tutto per poter rivolgermi alle autorità competenti. Massima condivisione per favore per poter fermare questo massacro». E di condivisioni ne sono state fatte parecchie dato che questa immagine, con tanto di testo copiato e incollato, compare su moltissime bacheche social. Ma, come spiega FactaNews, si tratta di uno scatto fuori contesto.



La foto risale al 2013 (e non in Italia)

Lo scatto, infatti, risale al lontano 2013 e la sua origine è tutt’altro che italiana. Sul web troviamo testimonianze e pubblicazioni uguali che attribuiscono (sette anni fa) questa fotografia a un supermercato (mercato o macelleria, ma questo cambia poco la sostanza) alla Cina, alla Corea del Sud e alla Nigeria. Insomma, ben lontano dal quartiere Esquilino di Roma. Nonostante le attribuzioni social che sono state fatte nelle ultime ore.

(foto di copertina: da Facebook)