E no. Neanche stavolta it’s coming home. La storia della medaglia d’oro della staffetta 4×100 del quartetto azzurro formato da Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Fausto Desalu e Filippo Tortu è sicuramente l’argomento più discusso in queste ultime ore della trionfale spedizione italiana a Tokyo 2020. Ma è anche quella che dà modo di valutare – in un mondo sempre più globalizzato – le varie reazioni del mondo dei media a un evento su cui tutto il mondo aveva gli occhi puntati. E fa sorridere, a quest’Italia diventata la vera e propria bestia nera dell’estate 2o21, dell’Inghilterra (a livello calcistico) e della Gran Bretagna negli altri sport.
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Il telecronista che si occupa di atletica per Eurosport UK ci stava credendo davvero tanto, negli ultimi sessanta metri.
“It is gonna be gold for Great Britain?” pic.twitter.com/QJ0OwS61NZ
— Matteo Spaziante (@MatteoSpaziante) August 6, 2021
Tanto da chiedersi Is it gonna be gold for Great Britain? («Sarà oro per la Gran Bretagna?»). Poi, Filippo Tortu, con un colpo di reni eccezionale, va a sgomberare il campo da qualsiasi dubbio. E allora, non resta che registrare l’ennesimo disappunto di questa estate inglese e britannica (soprattutto nei confronti diretti con l’Italia dello sport): «Noooooo, it’s Italy». Neanche stavolta è tornata a casa.