Il mistero del tatuaggio nazista di Luigi Favoloso cancellato prima di entrare al GF15

07/05/2018 di Redazione

Continua a far discutere la partecipazione di Luigi Mario Favoloso (ex fidanzato di Nina Moric ed esponente del movimento politico CasaPound) al Grande Fratello 15. Secondo quanto riportato dal settimanale Nuovo, quest’ultimo avrebbe cancellato un tatuaggio nazista prima di entrare nella casa di Cinecittà, proprio per evitare polemiche davanti alle telecamere. Polemiche che, tuttavia, arrivano lo stesso.

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Tatuaggio Nazista Luigi Favoloso, l’esclusiva di Nuovo

Secondo quanto affermato dalla rivista, Luigi Mario Favoloso aveva incisa sul polso la scritta Gott mit uns, ovvero «Dio è con noi», un motto che compariva sui cinturoni della Wehrmacht ai tempi del Reich. Ora, l’ex fidanzato di Nina Moric – che ha già manifestato abbondantemente la propria ideologia davanti alle telecamere del Grande Fratello – ha affermato che quel tatuaggio è stato rimosso perché «non lo rappresentava più».

Al posto della scritta nazista, Favoloso ora ha una bandiera siriana. «Esprimiamo il nostro profondo sconcerto per la presenza di certi concorrenti nel cast di una trasmissione così popolare e seguita dal pubblico, in particolare da quello giovanile, come il Grande Fratello – ha detto il vicedirettore dei media della comunità ebraica di Milano Ester Moscati -. Personaggi del genere sono portatori di un’ideologia antisemita, violenta e liberticida. Non solo: il fatto che la persona in questione abbia ‘cancellato’ la frase nazista ‘Gott Mit Uns’ e l’abbia coperta con la bandiera di un Paese come la Siria non fa che aggravare le cose».

Tatuaggio nazista Luigi Favoloso, uno spot per CasaPound al GF15

Luigi Mario Favoloso ha già espresso perplessità sulla festa della Liberazione, commentando con ironia il significato del 25 aprile. E ha anche affermato che mettere la marmellata sulla pizza sarebbe «uno sfregio per gli italiani, come se io cac***i sulla Sagrada Familia a Barcellona». L’esponente di CasaPound si è distinto anche per i continui litigi e per gli epiteti negativi utilizzati nei confronti dell’altra concorrente Aida Nizar. Insomma, un continuo spot televisivo – nel corso di una trasmissione seguita da milioni di spettatori – per gli ideali di un partito che si definisce «fascista del Terzo Millennio».

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