Carlo Taormina paragona Berlusconi, Meloni, Zingaretti, Renzi e Grasso a «topi che stanno uscendo dalle fogne»

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Il post Twitter per incitare Matteo Salvini a non mollare

Mentre Matteo Salvini è a Taormina (Sicilia), l’avvocato Carlo Taormina incita Matteo Salvini. Un curioso gioco di nomi ha regalato in questa calda domenica pomeriggio estiva una contingenza alquanto particolare. Da una parte il leader della Lega con il suo comizio nella stupenda località balneare sicula, dall’altra l’avvocato ed ex deputato Forzista che che nel cognome presenta l’omonimia con la stessa cittadina. Un tweet velenoso per invogliare Matteo Salvini ad andare avanti con il Movimento 5 Stelle e non cadere nella tentazione di fare un favore alle altre forze politiche.



Nel suo accorato appello al leader della Lega, Carlo Taormina se la prende – con epiteti e paragoni al limite dell’insulto – con gli oppositori di Matteo Salvini, ma anche con chi vorrebbe costruire con il Carroccio una nuova maggioranza (passando per il voto) per guidare il Paese attraverso un governo sovranista. Insomma, l’avvocato (ed ex Deputato, dal 2001 al 2006, ed ex Sottosegretario agli Affari Esteri, per pochissimi mesi) ne ha un po’ per tutti e tutte.



Taormina e gli insulti agli oppositori di Salvini

«Stanno uscendo i topi dalle fogne». E quei topo, secondo l’avvocato Taormina – dal 2016 ha scelto di perorare le cause, non civili ma politiche, del Movimento 5 Stelle – sono Silvio Berlusconi, Nicola Zingaretti, Matteo Renzi e Pietro Grasso. Se per tutte queste persone ci può essere un risentimento anche politico – anche da parte dello stesso Matteo Salvini – fa rumore che nel bel mezzo di questa lista per l’insulto libero compaia anche Giorgia Meloni che sembra essere l’unica possibile alleata del leader della Lega.

Da Forza Italia al Movimento 5 Stelle

Una presa di posizione che ci può stare, ma non nei modi. In fondo, dopo esser stato al fianco di Forza Italia per tantissimi anni – dal 1996, quindi quasi dalla fondazione, al 2007 -, dopo aver fondato un suo movimento, Lega Italia, che non ha mai spiccato il volo, dal 2016 (vent’anni dopo Berlusconi) ha aderito pedissequamente al Movimento 5 Stelle. E sembra l’unico penstastellato, al momento, a non covare rancore per il leghista.

(foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO)