Sgarbi ha paragonato il taglio dei parlamentari allo stupro di cui è accusato il figlio di Grillo | VIDEO

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Il duro e violento attacco dialettico del deputato del gruppo Misto nella sua dichiarazione di voto a Montecitorio

Non è mai stato abituato a placare i toni. Anzi, Vittorio Sgarbi è un personaggio che si è creato attorno quell’aurea di polemista anche per le sue scelte dialettiche condite con un gergo e toni violenti. Come accaduto oggi pomeriggio a Montecitorio quando durante la sua dichiarazione di voto (contrario) al taglio parlamentari ha usato parole molto dure e allusive con tanto di paragoni non calzanti né con il luogo in cui si trovava, né per le contingenze tematiche che offriva il tema del giorno.



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«Per tenere in piedi un governo non voluto dal popolo si concede a una banda di parlamentari, il cui unico rappresentante non è in Parlamento, di fare uno stupro di questo Parlamento che ricorda quello avvenuto nella casa di Grillo». Questo uno dei passaggi iniziali dell’intervento di Vittorio Sgarbi alla Camera dei deputati, Un paragone con fatti di cronaca giudiziaria (che sono ancora da accertare) già fatto in passato sia sui suoi canali sociale, sia in diretta televisiva in una delle sue ospitate a Otto e Mezzo, su La7.



Taglio parlamentari, la grave accusa di Sgarbi

Dopo quelle parole, Vittorio Sgarbi – che doveva parlare solo del taglio parlamentari – è stato interrotto dalla presidente di turno della Camera dei deputati (la pentastellata Maria Edera Spadoni), ma lui ha proseguito nella sua invettiva: «C’è una inchiesta non come quella della motoretta su cui è andato il figlio di Salvini di cui si è parlato per un mese. Qui si è parlato per un secondo dell’azione violenta di quattro uomini su una donna nella casa del capo dei 5 stelle, l’unico che ha preso i voti. La legittimità deriva solo dal voto che uno prende, voi di voti non ne avete presi, li ha presi il capo del vostro partito».



Lo stile mussoliniano

Da garantista a giustizialista. Alla fine, Vittorio Sgarbi si è rivolto anche a tutte le forze politiche che prima di lui avevano detto sì al taglio parlamentari, parlando di sistema da Ventennio fascista targato M5S: «Con un potere di intimidazione che ebbe solo Mussolini, – voi ricattate Pd, Fi, Fdi che devono dire con voi ‘sì, riduciamoci’. Siamo convinti che ci sia un intervento di mortificazione del Parlamento in atto».

(foto di copertina: da video diretta Camera pubblicato sulla bacheca Facebook di Vittorio Sgarbi)