Suspiria, annunciata la data di uscita nei cinema italiani

Finalmente  c’è una data: il remake di Suspiria firmato da Luca Guadagnino uscirà nelle sale italiane il 1 gennaio 2019. Non è una data come le altre: solitamente è riservata a  film che creano grande interesse e curiosità. Il film, che omaggia l’omonimo successo di Dario Argento, risponde a entrambe le caratteristiche, e in più c’è la vena polemica. Presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia e distribuito in 300 cinema negli Usa dal 26 ottobre, dove ha già incassato 1.2 milioni di dollari, è stato subito acclamato dalla critica e dal pubblico.

 

Suspiria, non è un remake ma un «omaggio» a Dario Argento

Il cinema italiano non è avvezzo a recepire bene i remake, sopratutto quando si tratta di cult del cinema nostrano. Suspiria però potrebbe essere una notevole eccezione. Attenzione però, il regista Luca Guadagnino ha sempre preferito parlare di un «omaggio alla potente emozione» che gli ha provocato la prima volta la pellicola di Dario Argento. Il regista horror, dopo la presentazione al Festival della Mostra del Cinema di Venezia, aveva dichiarato che il film è realizzato «con la grazia di Luca Guadagnino che sa raccontare storie con finezza». Dava ragione al collega spiegando che la storia raccontata dal regista di Chiamami con il tuo nome ha tutt’altra interpretazione rispetto all’originale:  «Io ho fatto un film feroce raccontando le cose terribili che avevo dentro. Lui ha fatto un film più delicato, meno horror. Non rispecchia il film originale, ha diritto di raccontare una storia che riflette i suoi pensieri ma che è diversa dalla mia versione dei fatti». Il benestare di Argento aveva placato i fan dell’horror che si erano scagliati contro Guadagnino, ma bisognerà aspettare il primo gennaio per dare dei giudizi definitivi.

La trama del film di Guadagnino

Forse le sfumature interpretative saranno diverse, ma la storia è praticamente la stessa del 1987.  Tutto si svolge intorno all’arrivo della ballerina americana Susie Bannion, interpretata da Dakota Johnson, alla compagnia di danza di livello internazionale Markos Tanz Company. Ma l’istituto berlinese è anche un luogo dove si compiono efferati omicidi e dove aleggia l’ombra delle scienze occulte. Insieme alla sua collega Sara (Mia Goth), Susie comincerà a sospettare della direttrice Madame Blanc (Tilda Swinton). Secondo la critica, l’horror nella versione di Guadagnino fa soltanto da cornice, lasciando lo spazio ad un’analisi dei personaggi molto più profonda dell’originale.

Thom Yorke alla direzione della colonna sonora

Un successo assicurato però già c’è: la colonna sonora. Completamente affidata alla guida di Thom Yorke, l’album è stato rilasciato il 26 ottobre. L’album “Suspiria (Music for the Luca Guadagnino Film)conta 25 brani scritti e arrangianti da  Thom Yorke e co-prodotti da Thom e Sam Petts-Davies, con la  partecipazione della London Contemporary Orchestra and Choir . Prevalentemente si tratta di brani strumentali, ma si può sentire la voce di York in brani come Unmade, Has Ended e Suspirium, il primo singolo stratto che continene il tema che ricorre nell’intera colonna sonora.

Dakota e Tilda, i due volti della paranoia

La protagonista Dakota Jhonson ha raccontato in un’intervista che girare la storia di Suspiria l’ha «incasinata di brutto». «Sono dovuta andare in terapia» raccontava l’attrice dopo la presentazione a Venezia, spiegando che la sua è una personalità «spugnosa», e che le atmosfere dark della trama l’avevano colpita profondamente. Sicuramente anche il set non aiutava: «Stavamo in un albergo abbandonato in cima ad una montagna»Col tempo ha ritrattato, spiegando che più che ad una vera terapia,  si era sottoposta ad un supporto psicologico, ribadendo però che le riprese avevano risvegliato paure e traumi sommersi. Anche Tilda Swinton ha avuto il suo bel da fare. Nella pellicola infatti interpreta un doppio ruolo: quello della direttrice Madame Blanc e dello psicoanalista Josef Klemperer. Una notizia che è stata tenuta segreta per molto tempo, forse per far crescere l’attenzione intorno alla pellicola.  Certo è che Tilda Swinton è una delle attrici più camaleontiche del panorama cinematografico contemporaneo, capace di plasmarsi e modificarsi per rivestire i ruoli più diversi. Per trasformarsi nello psicoanalista, Guadagnino ha chiamato il truccatore premio Oscar Mark Coulier, che già aveva lavorato con l0attrice invecchiandola per Grand Budapest Hotel. Oltre a trasformare il volto dell’attrice con delle protesi, le ha anche fatto costruire su misura dei finti «genitali molto pesanti».

Gli ingredienti ci sono tutti: mistero, musica, cast d’eccezione e confronti con un cult. Aggiungiamoci che si potrà vedere con l’hangover da post-capodanno, e il dibattito è assicurato.

(Credits immagine di copertina: © Amazon Studios/Entertainment Pictures/ZUMAPRESS.com)) 

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