Lo striscione contro Zaniolo alla vigilia del Derby: «Zoppo de Roma»

Categorie: Attualità

L'orribile gesto che offende anche Francesco Rocca, l'ex terzino ritiratosi a 26 anni. La figlia sui social: «Vergognatevi da qui all'eternità, mi fate schifo»

Un orribile striscione è apparso nella notte tra venerdì e sabato all’esterno del centro sportivo giallorosso alla vigilia del derby di domenica 26 gennaio, che verrà la AS Roma e la Lazio affrontarsi a partire dalle 18. Lo striscione, la cui foto è diventata velocemente virale sui social network, offende sia Nicolò Zaniolo, vittima di un serio infortunio durante il posticipo della diciannovesima giornata di Serie A, sia Francesco Rocca, bandiera degli anni 70 che si ritirò a 26 anni proprio dopo un grave infortunio.



Lo striscione contro Zaniolo alla vigilia del Derby: «Zoppo de Roma»

LEGGI ANCHE> Le critiche a Paola Ferrari per il tweet in cui si augura che l’infortunio di Zaniolo sia di buon auspicio

«Zaniolo come Rocca, Zoppo de Roma» con tanto di disegno di una sedia a rotelle. È l’orribile striscione apparso di fronte al centro tecnico ‘Fulvio Bernardini’ a Trigoria a poche ore dalla partita del derby capitale. Nicolò Zaniolo si è appena operato al crociato destro dopo essersi infortunato durante la partita contro la Juventus e non scenderà in campo per la partita di domenica 26 gennaio: stando a quanto dichiarato, dovrà stare a riposo dai 4 ai sei mesi, e si spera di rivederlo in campo per l’Europeo 2020.



Ma il suo infortunio ha ricordato agli autori del gesto di pessimo gusto quello che spinse Francesco Rocca a ritirarsi all’età di soli 26 anni. L’ex terzino giallorosso, detto “kawasaki”, subì un primo infortunio al ginocchio durante la partita interna di campionato contro il Cesena, ma disputò comunque l’incontro per le qualificazioni ai mondiali. Una scelta che gli costò moltissimo: se già i i legamenti al ginocchio avevano cominciato a dare problemi, quella partita segnò il cedimento definitivo. Dopo diversi tentativi di rientrare in campo e giocare come prima dell’infortunio, Francesco Rocca si ritirò, intraprendendo poi la carriera da allenatore.

Ed è la figlia del calciatore inserito nel 2012 tra i primi 11 giocatori della hall of fame ufficiale della Roma a condannare quanto accaduto a Zaniolo. «Vi sentite meglio adesso? Vi sentite più forti, più grandi, più intelligenti? Buon per voi. A me fate schifo invece. E mi fate schifo non in quanto laziali ma in quanto esseri umani, individui con cui purtroppo condivido l’appartenenza alla specie» ha scritto su Facebook pubblicando la fotografia dello striscione. «Non si tratta di Roma e Lazio, quello che è stato scritto stanotte fuori Trigoria va ben oltre – continua il post-  È la prova senza eguali di quanto sia malata la società di oggi che riesce a trasformare anche un gioco bello come il calcio, per cui qualcuno ha dato la vita, in un luogo malato, dove non esiste solidarietà, umanità ma soltanto violenza». «Probabilmente chi ha scritto una cosa del genere non ha idea del calvario legato a un infortunio, non ha idea di quello che ha passato mio padre, portandosi dietro gli strascichi per sempre e di quello che, mi auguro in maniera inferiore, sta passando Nicoló Zaniolo». Chiara Rocca ha anche aggiunto un augurio di buona ripresa al calciatore ventenne: «Nicoló Zaniolo si riprenderà, noi tutti, mio padre in primis essendoci passato, glielo auguriamo con tutto il cuore e gli siamo vicini. Mio padre, dal canto suo, è una persona meravigliosa, un guerriero che voi non avete neanche idea, pure se “zoppo” come lo definite voi. Quindi concludo dicendo sciacquatevi la bocca e vergognatevi da adesso all’eternità».



 

(Credits immagine di copertina: Twitter Marco Lollobrigida@mlollobrigida)