Sullo Stretto di Messina la maggior parte del traffico è in uscita dalla Sicilia

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Il traffico sullo Stretto è sotto controllo, con la maggior parte dei veicoli che in uscita dalla Sicilia nelle prime ore del 4 maggio

Occhi puntati sulla viabilità della penisola nel primo giorno di fase 2. Il bilancio – a metà giornata – è che l’atteso esodo sa Nord a Sud non sta avvenendo. Tra le situazioni più inaspettate c’è sicuramente quella sullo Stretto di Messina, dove il traffico si concentra in uscita dalla Sicilia e non – come ci si sarebbe aspettato – in entrata. La situazione dipinta è quella attuale e, con il passare delle ore, è probabile che cambi in maniera radicale.



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Sono più le persone in uscita dalla Sicilia di quelle in entrata

La maggior parte del traffico che riguarda lo Stretto di Messina è in uscita dalla Sicilia nelle prime ore del 4 maggio. L’inizio della fase 2 segna più l’uscita dei contrattisti che vanno verso nord per tornare a lavorare in fabbriche e cantieri che l’ingresso di chi rientra dal Nord. La ragione – probabilmente – dipende dal fatto che ancora non sono arrivati i primi treni che dovranno attraversare lo stretto. La maggioranza dei convogli diretti in Sicilia arriveranno nel pomeriggio. Intanto i traghetti per Villa San Giovanni in partenza da Messina sono saturi, con lunghe cose che si sono create per gli imbarchi.



La situazione potrebbe ribaltarsi radicalmente

Anche solo in giornata la situazione potrebbe ribaltarsi, con file per chi aspetta di essere imbarcato per la Sicilia e tempi d’attesa brevissimi per chi invece va verso Nord. I traghetti fra Villa San Giovanni e Messina rimangono contingentati, con due che partono in mattinata e gli altri dalle 16 in poi. Nell’autogrill di Rosarno è stato predisposto un check point di passaggio obbligatorio per il controllo dei documenti e delle autocertificazioni di chi passa e il tampone a tutti coloro che rientrano in Calabria.

(Immagine copertina da Pixabay)