A cosa è dovuto lo “stress da influencer” per chi deve stare sempre online?

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Fare l'influencer e guadagnare solo tramite il lavoro social vuol dire, per forza di cose, vivere costantemente connessi. Quali sono le conseguenze? Ne abbiamo parlato con la psicologa Alessandra Banche

Degli influencer sappiamo – letteralmente – tutto: dalla beauty routine agli impegni quotidiani, da quello che preferiscono comprare alle vacanze che preferiscono fare, da come stanno ristrutturando la loro nuova casa all’hotel del loro ultimo viaggio. Vivere una vita condivisa H24, soprattutto per coloro che sui social ed esclusivamente lì guadagnano, significa essere costantemente connessi. Al di là dei cambi dell’algoritmo dei vari social, c’è una cosa che spinge a un maggiore successo: interagire. Rispondere ai messaggi dei follower, interagire con altri profili, pubblicare contenuti che stimolino l’interazione dei follower col profilo e tra loro: questa diventa l’attività a tempo pieno di ogni influencer che, tramite le magie sei social, vuole guadagnare. Un sogno per molti – tant’è che è pieno il mondo di ragazzini che, se glielo chiedi, nella vita ambiscono a fare gli influencer. C’è però un rovescio della medaglia importate, quello relativo al benessere mentale di chi lavora come creator e al cosiddetto stress da influencer.



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Quali sono le cause del cosiddetto stress da influencer?

Per approfondire la questione abbiamo chiesto la collaborazione della Dottoressa Alessandra Banche, specializzata in Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale. A cosa può condurre la sovraesposizione e quell’essere online H24 – soprattutto per coloro che lavorano solo sui social e solo da lì traggono profitto – quando si tratta di benessere mentale?



«Gli influencer sono altamente stressati dalla sovraesposizione a cui sono sottoposti – afferma la dottoressa Banche parlando ai microfoni di Giornalettismo -. Questa condizione è fonte di grande ansia, per svariati motivi. Prima di tutto un influencer non stacca mai. A differenza dei lavori classici, che hanno degli orari prestabiliti, dei turni, un influencer è sempre un influencer, giorno e notte: è lui stesso, la sua persona, ad essere un esempio, un modello da imitare». Un po’ come chi è imprenditore o gestisce da solo un piccolo negozio, quindi, gli influencer sono sottoposti a tutti gli stress tipici dei liberi professionisti.

«L’influencer non ha la possibilità di un attore – che solo quando va in scena deve essere un modello -, è come se fosse sempre a lavoro, deve interpretare se stesso, ma in modo costruito perché deve piacere sempre ai suoi follower. Un altro motivo generatore di ansia è la grande competizione tra gli influencer: non ci si può mai rilassare perché i follower potrebbero non seguire più il proprio influencer. Ecco perché deve continuamente cercare di catturare l’attenzione, non smettere mai di pubblicare», prosegue la dottoressa.



«Il lavoro dell’influencer richiede quindi la capacità di catturare sempre interesse, rinnovarsi. Ci possono essere problemi di autostima perché, come sappiamo, sul web le critiche sono feroci, spesso anonime, e non tutti hanno le spalle tanto larghe da tollerarle. Oltre alle critiche, è difficile da sopportare il passare velocemente di moda per essere superato da un altro nel giro a volte di poche ore», spiega Banche, elencando tutte le problematiche di un mestiere che può minare il benessere mentale delle persone al ritmo rapidissimo dei social network.

«L’influencer per questo può andare incontro al burnt out, termine che un tempo era utilizzato principalmente per le professioni sanitarie. Quando l’influencer arriva a questa fase di stress ha l’impressione di non farcela più e la tentazione di mollare diventa forte. Può essere a rischio di depressione», conclude Banche.

Le oscillazioni del guadagno portano a oscillazioni emotive

«Il guadagno che dipende dai social, proprio per come funzionano i social, è soggetto a continue fluttuazioni, anche rilevanti nel corso di poco tempo. Questo è indubbiamente stressante, perché non c’è mai la sensazione di equilibrio, di essere arrivati, di sicurezza economica: tutto può accadere in poco tempo», afferma la dottoressa andando a evidenziare una delle più grandi fonti di preoccupazione per gli influencer e, più in generale, per chi vive situazioni precarie per grandi periodi di tempo.

«La grande variabilità degli ingressi economici legati a questo lavoro è fonte di stress per via della poca prevedibilità. Il rischio è che, oltre alle fluttuazioni economiche, vi siano anche delle oscillazioni emotive. Un influencer deve perciò maturare un suo equilibrio per tollerare le fluttuazioni – spiega la psicologa -. Ricordiamo che la maggior parte degli infulencer sono anche giovani, oppure sono diventati influencer in tempi brevissimo e non è di certo equiparabile alla lentezza del “fare carriera” dei classici lavori».

«Gli influencer – in conclusione – potrebbero non avere ancora sviluppato quell’equilibrio interiore necessario per tollerare le emozioni collegate. Potrebbero passare da emozioni di eccessiva di euforia quando i guadagni sono promettenti a umore depresso quando le entrate sono in forte discesa. Tutto questo, accompagnato da un’ansia costante di poter perdere tutto in poco tempo, perché, come sappiamo, dopo essere stati sulla cresta dell’onda, si può sparire in breve tempo se non si ha la velocità di pensare ad un nuovo progetto».