Lo Stato Maggiore della Difesa dice che «il portale era in manutenzione»

La notizia va riportata perché si tratta di una voce ufficiale, ma le rivendicazioni ci sono e il sito difesa.it è stato irraggiungibile per tutto il pomeriggio

11/05/2022 di Redazione

Giocare in difesa. Anche di fronte a delle evidenze abbastanza clamorose. In virtù di quello che è successo oggi, ovvero l’attacco hacker da parte del gruppo Killnet – che ha organizzato un’azione DDoS che ha reso irraggiungibili diversi siti italiani, tra cui il portale difesa.it -, occorre registrare la nota ufficiale dello Stato Maggiore della Difesa, per quanto possa suonare paradossale di fronte a un problema effettivamente verificatosi e di fronte a una serie di circostanze e di coincidenze che non possono di certo passare inosservate.

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Stato Maggiore della Difesa, la nota ufficiale sugli episodi del pomeriggio

«In riferimento alla notizia circolata circa l’impossibilità di raggiungere il sito internet www.difesa.it – si legge in un comunicato stampa ufficiale -, lo Stato Maggiore Difesa precisa che la stessa è dovuta ad attività di manutenzione da tempo pianificata, in atto sul sito». Dunque, una attività di manutenzione del sito. Nel lasso di tempo in cui ci sono state interruzioni anche sul sito del Senato, sul sito di ACI, sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità e su diversi altri portali italiani.

Guarda caso, si tratta di portali per cui esistono delle rivendicazioni su Telegram in diversi gruppi, compreso quello denominato We are the Killnet o quello collegato a Legion o ad altri gruppi satellite che hanno parlato di attacchi hacker a un elenco molto preciso di portali italiani. Tra l’altro, l’azione dovrebbe essere coordinata, dal momento che non sono sfuggite le rivendicazioni (attraverso uno schema diverso della stessa tipologia di attacco) anche nei confronti di Polonia e Germania, altri Paesi NATO. Eppure, la scelta dello Stato Maggiore della Difesa è quella di negare l’attacco.

Strano che anche diversi parlamentari, come anche l’esponente di Italia Viva Marco Di Maio – partito in maggioranza – abbiano parlato esplicitamente di rivendicazione del gruppo russo Killnet per l’attacco ad alcuni siti italiani tra cui quelli di Senato e Difesa:

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