Spot Tim Lino Banfi, l’azienda dice che non c’è stato nessun taglio dovuto al Moige e che «era previsto»

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Alla fine lo spot di Tim con Lino Banfi nei panni di Oronzo Canà è stato ripulito e la celebre citazione del protagonista tolta di mezzo

Se ne era parlato tanto in questi giorni e, alla fine, ha vinto il Moige. La polemica era tutta incentrata sulla celebre citazione del personaggio protagonista della «L’allenatore nel pallone». Nello spot “incriminato” si vede Banfi che, impersonando Oronzo Canà e non riuscendo a vedere la partita di serie A per un malfunzionamento dell’antenna, esclama – citando senza ombra di dubbio alcuna quel personaggio tanto amato cui ha prestato il volto – «porca puttena». Proprio per questa frase lo spot Tim Lino Banfi è stato criticato dal Movimento Italiano Genitori che, alla fine, ha vinto la battaglia.




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Lo spot Tim Lino Banfi mandato in onda senza la celebre citazione

Alla fine l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria e al Comitato Tv Minori ha vinto. Dopo aver ricevuto l’esposto, Tim ha deciso di proporre in tv una versione modificata della pubblicità che, sostanzialmente, elimina l’espressione entrata al centro della polemica. La frase, che è un chiaro riferimento alla pellicola del 1984, non compare più.



Il Moige si è detto soddisfatto ma ha voluto ribadire – dopo averlo già detto più volte – che «non si tratta di una vittoria di altri se non dei diritti dei minori in Tv e sul web, troppo spesso trascurati in sede di programmazione e realizzazione degli spot e dei programmi». Il Movimento Italiano Genitori ha aggiunto che non c’è nulla di personale contro Lino Banfi «e che oggetto della richiesta è stata non la cancellazione dai palinsesti e dal web della clip TimVision ma l’esclusione dal circuito dei minori, come doveroso in questi casi».

Niente censura «come erroneamente riportato da alcuni osservatori o denuncia personale a Lino Banfi, personaggio amatissimo da tutti gli italiani» ma «una semplice richiesta/segnalazione». Da adesso in poi, quindi, la pubblicità andrà in onda nella sua versione tagliata, col protagonista che inveisce in maniera più contenuta contro l’antenna non funzionante e non pronuncia quelle due parole tornate alla ribalta in seguito ai festeggiamenti per Euro 2020 di Immobile e Insigne.



*AGGIORNAMENTO*

Tim ha replicato con una nota

L’azienda ha replicato con una nota specificando che «non risulta nessun provvedimento del Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria o del Comitato Media e Minori e che pertanto non vi è stata nessuna censura». Secondo quanto afferma Tim, «la diffusione degli spot previsti a supporto dell’offerta calcio sta proseguendo secondo quanto pianificato lo scorso luglio». Non ci sarebbe stata un’opera di censura in seguito alla richiesta del Moige e, effettivamente, nemmeno un provvedimento da parte dell’ente che tutela i minori.