Cinepanettoni: da “Vacanze di Natale” a “Poveri ma ricchi”, la nostra top 10

Da oltre trent’anni i cinepanettoni segnano a cadenze regolari l’avvento del Natale e di quel periodo in cui al cinema si va esclusivamente per vedere “il film di Natale”. Ripercorriamo la loro storia attraverso una personalissima top 10, tra gag comiche e sequenze oramai divenute immortali.

Negli anni ’80 grazie alla lungimirante idea di Luigi e Aurelio de Laurentiis i “Vacanze di Natale” segnarono una svolta nella cinematografia e nella commedia all’italiana. Era il 1983 quando si decise, per la prima volta di realizzare un film completamente destinato al periodo natalizio ambientandolo nella località montana per eccellenza: Cortina d’Ampezzo. Location e ambientazioni tipicamente natalizie segnarono un punto di svolta per il filone della commedia e diedero il là ad una stagione cinematografica che da Natale 1983, anno di uscita del film Vacanze di Natale , tra alti e bassi, non ha mai indietreggiato di un passo, semmai si è evoluta con il tempo, restando al passo dello spettatore. Con il tempo il monopolio Filmauro ha visto aumentare la concorrenza, diminuire il pubblico in sala e ha dovuto virare rotta più e più volte, sempre però riuscendo a rimanere a galla tra gli squali della cinematografia, attraversando ben quattro decenni di cinema italiano.
Cinepanettoni, Boldi, De Sica, Calà
Nel 1997 la Medusa film ha provato a scalzare dal trono l’inossidabile coppia Boldi-De Sica facendo esordire (in maniera fragorosa) il trio Aldo, Giovanni e Giacomo: Tre uomini e una gamba fu un successo allora straordinario, ma alla lunga, stando anche ai risultati di Fuga da Reuma park, e del precedente Il ricco, il Povero e il maggiordomo, abbiamo visto come il trio abbia stancato il pubblico italiano, proponendo le solite e stantie gag di una volta. Sono riusciti definitivamente a centrare il colpo con Checco Zalone e il suo Che bella giornata. Il comico pugliese, seppur uscendo in periodi post natalizi, sempre intorno alla festività della Befana, ha sottratto e continuerà a farlo, centinaia di migliaia di spettatori al pubblico dei cinepanettoni. Film diversi, molto più nazional-popolari, pieni di riferimenti alla cultura meridionale e alle differenze tra Nord e Sud dell’Italia hanno ridefinito il concetto di commedia popolare e hanno costretto a far cambiare faccia ai cinepanettoni che, attualmente non sono più ricollegabili a quelli di una volta. Vacanze di Natale, divenuto oramai un cult senza tempo, attualmente non sarebbe in alcuna maniera riproponibile, nemmeno il tentativo di remake effettuato nel 2011, Vacanze di Natale a Cortina ha sortito dei risultati incoraggianti.
Cinepanettoni, Vacanze di natale, 1983
Nel 2005 la rottura definitiva tra la coppia Boldi e De Sica ha portato definitivamente allo scioglimento del cinepanettone vero e proprio; con Natale a Miami si è sancita definitivamente la fine del vero cinepanettone, quello che portava in sala vagonate di pubblico, creando dei veri e propri eventi mediatici all’uscita di ciascun film della coppia.

A Natale, tutti al cinema a vedere il film con Boldi e De Sica

Da quel periodo in poi il cinepanettone è rimasto a galla, seppur annaspando, fino al 2010 anno in cui uscì Natale in Sudafrica l’ultimo film di Natale in grado di incassare una cifra che lo rendesse tale e annoverabile alla folta schiera dei suoi predecessori. Girato durante il periodo dei mondiali di calcio, il film, tra alti e bassi, pur annoverando le solite gag e cafonate, attraverso un cast ricco di star come Belen Rodriguez (all’epoca da poco esplosa) e l’allora notissima Laura Esquivel (Patty de “Il mondo di Patty”) e i soliti comprimari come Christian De Sica e Massimo Ghini, riuscì a racimolare oltre 17 milioni di euro, cifre ad oggi impensabili, calcolando anche l’allora agguerrita concorrenza de La banda dei babbi Natale e del Zaloniano Che bella giornata, in uscita il 6 gennaio successivo.

Dal 2010 in poi possiamo tranquillamente asserire che il cinepanettone, nella più antica accezione del termine sia completamente sparito dai radar della cinematografia. Esso piuttosto si è evoluto virando verso film e commedie più strutturate ed articolate, più internazionali ma anche meno popolari.
Prima ci hanno provato con film ad episodi come Colpi di fulmine e Colpi di fortuna poi , visto lo scarso successo e la rottura definitiva di Christian De Sica con il “presidente”, si è stati costretti a percorrere altre strade che, in ongi caso, non hanno portato all’arrivo di successi eclatanti come i bei tempi.
Cinepanettoni, Vacanze di Natale '95, Boldi, De Sica
Il prolificare dei cinepanettoni in questi ultimi anni, dopo il lento e progressivo abbandono delle infruttuose commedie estive, è dovuto proprio alla debolezza delle opere in sé. Poco interessanti e non in grado di monopolizzare le sale, hanno fatto si che decine di produzioni e di case di distribuzione fossero in grado di inserirsi nel periodo a suon di sgomitate, rosicchiando fette di pubblico importante a quelli che una volta erano gli unici mattatori della sala. Ora non c’è solamente il cinema italiano con Filmauro e Medusa a portare in sala i loro film, ad essi si sono aggiunte produzioni collaterali e film minori, Warner Bros Italia, Universal, i blockbuster internazionali (vedi Star Wars VII e Rogue One negli ultimi due anni). Quello che una volta era il periodo d’oro, esclusività del cinema italiano, ora si è andato assottigliando eroso da fattori esterni che lo stanno progressivamente fagocitando, rendendolo più o meno simile a un qualsiasi altro periodo dell’anno.
Cosa succederà in futuro? Non possiamo saperlo, intanto andiamo alla scoperta dei dieci migliori cinepanettoni, personalissimi e insindacabili cult cinematografici.

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