American Pastoral: La recensione della splendida opera prima di Ewan McGregor

Ewan McGregor porta sullo schermo come sua opera prima la trasposizione del romanzo premio Pulitzer “American Pastoral” di Philip Roth. Nel cast oltre all’attore scozzese anche delle bravissime Jennifer Connelly e Dakota Fanning, la recensione del film in anteprima.

(a cura di Francesco Arcudi) – Abbiamo visto questa mattina per voi la prima prova da regista dell’attore scozzese Ewan McGregor, che è a Roma per presentare “American pastoral” dal romanzo Premio Pulitzer di Philip Roth. È la storia di Seymour Levov, detto lo svedese, un uomo bello, atletico,incarnazione del sogno americano, e della sua bellissima moglie Dawn, ex Miss New Jersey, nell’America del dopoguerra. Hanno una bellissima bambina, Merry, con dei problemi di balbuzie. La vita “perfetta” di questa famiglia si sgretola, quando la ragazza ormai sedicenne, negli anni 60, manifesta comportamenti ribelli e fa amicizia con un gruppo di rivoluzionari, fino ad arrivare a compiere un atto terroristico nel quale un uomo perde la vita. Da quel momento la ragazza scompare,e il padre non smetterà mai di cercarla ma soprattutto di domandarsi dove ha sbagliato.
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Diciamo subito che McGregor regista ha il pregio di “far entrare nel film” lo spettatore fin dai primi fotogrammi, complice la splendida fotografia di Martin Ruhe. Il film può essere letto su più livelli, la fine del sogno americano, la situazione politica dell’epoca, il rapporto padre/figlia. In realtà proprio su quest’ultimo verte alla fine tutto il significato del film (e del romanzo) che rende straordinaria una storia ordinaria. Gran parte del merito va allo sceneggiatore John Romano che ha adattato benissimo un romanzo così imponente, privilegiando la descrizione dei personaggi e conferendo loro grande profondità. Ewan McGregor regista è abbastanza convenzionale, ma ha dei guizzi di originalità, mentre lo stesso come interprete supera se’ stesso, riuscendo a emozionare e talvolta commuovere con la sua interpretazione di questo padre forte e disperato al tempo stesso, supportato da una Jennifer Connelly mai così convincente e da una Dakota Fanning odiosa quanto basta per il ruolo. McGregor ha dichiarato in conferenza di essersi commosso solo leggendo la sceneggiatura, cosa non da poco. Un ottimo film in sostanza, e un bel colpo per Roberto Proia e la Eagle Pictures che avevano comprato i diritti per l’Italia già al festival di Cannes 2015! Il film esce nelle sale italiane il 20 ottobre.

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