Travaglio sul caso Sozzani: «La Casta è sempre la Casta. E noi non siamo un ca**o»

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Il voto segreto dell'Aula ha permesso al forzista di evitare gli arresti domiciliari. E non solo. La maggioranza si spacca già

Il doppio voto di ieri a Montecitorio sul caso Diego Sozzani ha evidenziato due aspetti. Il primo, quello politico, mostra come nella nuova maggioranza ci siano già vedute molto divergenti su casi come questo (fattore già evidenziato, prima di rientrare, nella vicenda dell’immunità parlamentare nei confronti di Matteo Salvini per il caso Diciotti); il secondo, invece, sottolinea come il ruolo di ‘onorevole’ sia sempre al di sopra dei comuni cittadini quasi ‘mortali’ di fronte alla legge. E proprio su questo tassello spinge Marco Travaglio nel suo editoriale di oggi.



Partiamo dall’antefatto. Diego Sozzani, parlamentare di Forza Italia, è stato indagato (insieme ad altre 43 persone) in merito all’inchiesta denominata ‘Mensa dei poveri’: si tratta, secondo l’accusa, di una serie di tangenti, mazzette e appalti truccati i Lombardia. Il gip aveva chiesto di poter procedere con le intercettazioni telefoniche, tramite trojan, sul telefono di Sozzani e da lì la richiesta degli arresti domiciliari per via delle conferme avute nel corso delle indagini. Ma, mentre gli altri 43 indagati sono sottoposti a misure restrittive, per quel che riguarda il parlamentare forzista è servito il passaggio alla Camera dei deputati.

Il caso Sozzani e la riflessione di Travaglio

Un passaggio che ha avuto due esiti: il voto segreto ha mostrato come, a poco più di due settimane dalla formazione del nuovo governo, ci siano stati già dei franchi tiratori (in molti additano il nuovo gruppo di Renzi, ma sono solo ipotesi che non avranno mai conferma); al netto delle accuse, la classe politica – in questi casi – punta spesso a chiudersi a riccio e isolarsi dal mondo reale. I famosi privilegi che vengono analizzati e ricordati da Travaglio nel suo editoriale.



Noi siamo noi e voi…

Il direttore de Il Fatto, oltre ad applaudire la coerenza del Movimento 5 Stelle (come ovvio), sottolinea come i governi possano anche cambiare, ma c’è una verità di fondo che lega tutte le Ere politiche che si sono susseguite e si susseguiranno: la Casta è sempre la Casta. E conclude parafrasando una frase del Marchese del Grillo: «La legge non è uguale per tutti. Noi siamo noi e voi non siete un cazzo».

(foto di copertina: Daniela Parra Saiani/Pacific Press via ZUMA Wire + Diego Sozzani nella foto del suoprofilo Facebook)