South Carolina, poliziotto uccide afroamericano in fuga. Agente incastrato da un video

08/04/2015 di Redazione

Dopo la vicenda di Ferguson, in Missouri, negli Stati Uniti ancora una volta ritorna l’incubo dell’uccisione di un cittadino afroamericano da parte di un poliziotto bianco. Stavolta è accaduto a North Charleston, in South Carolina, dove l’agente Michael Thomas Slager è stato incriminato per l’omicidio di Walter L. Scott, 50 anni, avvenuto sabato scorso dopo un diverbio per una violazione del codice stradale. Ad incastrare il poliziotto è un video registrato con un telefonino che il New York Times ha pubblicato sul proprio sito e che in poche ore ha fatto il giro del web.

 

Il video del New York Times (ATTENZIONE: le immagini potrebbero urtare la tua sensibilità)

 

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USA, POLIZIOTTO UCCIDE AFROAMERICANO, IL VIDEO – Il filmato mostra l’agente di polizia che spara più volte contro l’afroamericano in fuga, apparentemente disarmato, colpendolo a morte. Slager in un primo momento aveva affermato di aver agito perché temeva per la sua incolumità. Il poliziotto aveva fermato Scott alla guida di una Mercedes perché aveva un fanalino rotto. E, stando a quanto affermato dall’agente, era poi cominciata un’accesa discussione perché l’automobilista avrebbe tentato di appropriarsi del suo taser. La diffusione delle immagini ha però fatto scattare l’incriminazione, poi confermata dal sindaco di North Charleston Keith Summey.

 

Police officer charged with murder over fatal shooting of Walter Scott

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USA, POLIZIOTTO UCCIDE AFROAMERICANO, IL PRECEDENTE – Quanto accaduto passa ora al vaglio delle autorità federali ed è destinato a riaccendere l’attenzione e le polemiche sull’operato della polizia statunitense nei confronti degli afroamericani. Il timore è che riprendano anche le forti proteste come nel caso di Ferguson, dove lo scorso agosto il poliziotto Darren Wilson ha ucciso a colpi di pistola il 18enne Michael Brown, e dove il malessere della popolazione afroamericana è sfociata anche in scontri fisici con le forze dell’ordine. In quel caso le autorità federali hanno deciso di non procedere contro Wilson perché hanno ritenuto che non esistano prove inconfutabili secondo cui Brown avesse le mani alzate nel momento in cui l’agente ha sparato (decisione confermata anche dal dipartimento di Giustizia). L’agente Slager rischia invece ora la pena di morte o 30 anni di detenzione.

(Fonte: agenzie di stampa Ansa e Agi. Foto da archivio Ansa.)

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