In Giappone esiste un sito web che propone una mappa dei vicini rumorosi, da quelli che chiacchierano a quelli che hanno bambini che piangono troppo. Così facendo si identificano quei quartieri troppo rumorosi per chi cerca un palazzo tranquillo dove andare a vivere. Accedendo alla mappa vicini rumorosi i posti da evitare sono segnalati con dei cerchi colorati; cliccando su questi ultimi si capisce anche la natura del rumore con descrizioni più o meno precise. Per quanto questa cosa possa sembrare assurda in Italia, considerata l’importanza del silenzio in Giappone e la cultura che mette il rispetto del prossimo e della quiete, l’esistenza di questo sito non è così sorprendente. Del resto le polemiche sul rumore causato dai bambini vanno avanti dal 2012, quando i residenti del quartiere Nerima a Tokyo hanno fatto causa con richiesta di risarcimento danni a un asilo, che avrebbe dovuto mettere un freno ai suoi bambini rumorosi.
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Leggendo i commenti che ci sono sul sito ci si può imbattere – come ha segnalato il Guardian – in commenti tipo “I bambini della scuola elementare giocano e si scatenano sempre per la strada, causando problemi alle persone che vivono nelle vicinanze” o, ancora, lamentele di chi si trova a guidare per il quartiere dovendo schivare i bambini. Ci sono anche lamentele su bambini più piccoli che piangono o sugli alunni dell’asilo che urlano mentre giocano.
Non sono mancate aspre critiche nei confronti di chi ha creato e cura il sito, un uomo di circa 40 anni che chiede di rimanere anonimo. Il primo punto riguarda proprio i bambini e l’accusa è quella di fomentare l’odio nei confronti dei più piccoli, alimentando così l’intolleranza. C’è poi chi è rimasto scioccato dal fatto di essere presente in questa mappa pur rispettando da sempre tutti i criteri che fanno di un dirimpettaio un vicino modello. Il rovescio positivo della medaglia? Alcune persone hanno detto che questo sito li ha aiutati a capire quali erano i luoghi in cui andare a vivere dove i bambini e la confusione che possono creare erano maggiormente tollerati. C’è però anche il caso di una struttura che assiste bambini a Tokyo che sulla mappa viene segnalata come luogo da cui arriva il baccano e la confusione provocata dalle voci acute dei piccoli e una persona collegata alla struttura ha affermato che, prima di scoprire di essere sul sito, nessuno si era mai lamentato.
Come si vede sul sito sono davvero molte le segnalazioni e riguardano tutto il Giappone, da nord a sud. Quanto c’entra il Covid con questa presenza diffusa di vicini rumorosi talmente insopportabili da dover essere segnalati? Probabilmente molto, considerato che nell’anno della pandemia le scuole sono state chiuse e moltissimi dipendenti sono stati messi in smart working, creando situazione al limite della sopportazione dentro le case, nei palazzi, coi vicini. Con il Covid il rumore è sicuramente aumentato, quindi, e la pazienza delle persone costrette in casa è sicuramente diminuita – come ha sottolineato anche Norihisa Hashimoto, professore emerito di ingegneria ambientale acustica dell’Hachinohe Institute of Technology in Giappone -.