Perché blog e siti italiani decidono di condividere la propaganda russa sul web

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I dati raccolti dal Corriere della Sera indicano quel è la direzione intrapresa tra portali che dicono di far parte della controinformazione

Dicono di essere lontani dall’informazione mainstream, offrendo una visione differente di quello che accade nel mondo. Diversa da quella che definiscono “narrazione comune” o univoca, dando al lettore una diversa percezione su tutto e tutti. È successo con la pandemia (quindi dalla diffusione del virus fino ai vaccini e la loro efficacia) e ora la storia si ripete con la guerra in Ucraina. Ma la domanda, al giorno d’oggi, è sempre la stessa, seppur mutata in base alla stretta attualità: perché molti portali italiani (blog e non solo) diventano dei megafoni per i siti di disinformazione russa nel nostro Paese?



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La risposta è nei dati. Nei numeri raccolti da un’inchiesta di Milena Gabanelli e Simona Ravizza per “Data Room” su Il Corriere della Sera. L’indagine parte da un sito madre: news-front.info. Si tratta di un’agenzia di stampa, fondata in Crimea – nel 2014 – da Konstantin Knyrik, capo di un partito ultra-nazionalista molto vicino a Putin. Questo è il contesto storico-mediatico che apre le porte a questo approfondimento. Perché il portale è il megafono del Cremlino e oggi – ancor più di prima – si è reso protagonista della diffusione di numerose bufale sulla guerra in Ucraina, con articoli prodotti in 11 lingue differenti (ma non in italiano).



Siti disinformazione russa, perché funzionano in Italia

Ed è proprio qui che arriva il supporto di alcuni siti/portali/blog italiani che, di fatto, traducono gli articoli pubblicati dal sito di disinformazione – etichettato così anche da NewsGuard – e li “offrono” alla platea nostrana. Perché lo fanno? Il risultato è nei numeri. Secondo quanto raccolto dal Corriere della Sera, infatti, il giro d’affari è impressionante: tra marzo e maggio, infatti, i 34 portali (non faremo il nome, né li linkeremo per evitare di fare loro pubblicità) che attingono a piene mani da News-Front.info hanno accumulato oltre 18 milioni di visualizzazioni. Numeri impressionanti che portano a cospicui guadagni pubblicitari: ogni visualizzazione, infatti, porta a un contro-valore economico in termini di valore di ogni singola pagina (a livello pubblicitario). Li condividono perché ci credono o perché sanno che quel tipo di propaganda porta a facili entrate? La risposta, come accaduto con la pandemia da Covid, sembra essere piuttosto lampante.