La denuncia di Anpi per il sindaco della Val Camonica proprietario di un albergo che espone simboli fascisti

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Anpi ha denunciato il fatto che il proprietario di un albergo che espone simboli fascismi sia anche sindaco di una cittadina in Val Camonica

In Val Camonica, precisamente a Temù, c’è un albergo che espone simboli e cimeli fascisti sin dal suo ingresso. Tra i proprietari di questo albergo figura anche Giuseppe Pasina, il sindaco della cittadina di 1.100 abitanti. Anpi – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – ha denunciato la questione perché si tratta di un palese conflitto istituzionale, considerato il ruolo del primo cittadino come pubblico ufficiale e il suo legame con una struttura che compie apologia al fascismo.



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L’albergo del sindaco in Val Camonica che espone simboli fascisti

Arrivando nell’albergo – come riporta Repubblica –  si notano subito i simboli e le allusioni al fascismo, sin proprio dall’ingresso, dove capeggia la scritta «molti nemici molto onore» – celebre motto del Duce – e una targa con su scritto “Il Popolo d’Italia fondato da: Benito Mussolini”. L’allusione è al  quotidiano politico italiano fondato da Mussolini nel 1914 allo scopo di dare voce all’area interventista del Partito Socialista Italiano d’ispirazione repubblicana. Tra le altre cose, all’interno dell’hotel Avio di Temù, spiccano anche le bottiglie di “vino nero per i camerati”, i calendari, vari cimeli e le fotografie del Duce direttamente dal ventennio fascista.



Anpi: «Auspichiamo che il sindaco di Temù cessi l’apologia al fascismo»

L’anpi di Valle Camonica e Valsaviore ha sottolineato la questione del sindaco proprietario e gestore di una struttura dove, tramite questi simboli, si inneggia al Fascismo. «Stupisce e inquieta che un esercizio pubblico e un sindaco della Valle Camonica, terra di Resistenza e di sacrificio, non esitino a proporre come modelli agli avventori, ai turisti e ai concittadini personaggi e vicende della storia italiana che hanno significato oppressione, lutti e distruzioni», si legge nella nota Anpi, con l’augurio «che i titolari dell’albergo rimuovano spontaneamente la tronfia e macabra esposizione e che il sindaco di Temù, in quanto ufficiale di governo, adotti provvedimenti opportuni a far cessare l’apologia di fascismo».

(Immagine copertina da Maps Street View)