Il Viminale spiega i criteri secondo i quali i sindaci potranno chiudere alcune aree della movida

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Con la circolare del Viminale i sindaci sanno, da stasera, quali sono i criteri seguendo i quali potranno chiudere le aree della movida

Dopo le polemiche che hanno animato il dibattito tra sindaci e governo per tutta la giornata di ieri e oggi, arriva questa sera la spiegazione del Viminale. Con l’ultimo Dpcm Giuseppe Conte e durante il suo discorso ha messo in mano ai sindaci il potere di disporre di chiusure di specifiche aree “sensibili” alla movida ma i sindaci si sono rivoltati: non sono state loro forniti indicazioni e strumenti sufficienti per agire in tal modo. La polemica è arrivata al punto tale che dal Dpcm è sparito il riferimento – nel testo finale – ai sindaci. Ora arriva la spiegazione del Viminale su come dovranno procedere i sindaci nel controllo della movida.



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Sindaci movida: come funzioneranno le chiusure

A chiarire la situazione e i criteri sui quali si dovranno basare le chiusure operate dai sindaci ci pensa una circolare del Viminale: «La chiusura delle piazze e delle strade potrà avvenire negli spazi dove per comportamenti consuetudinari, possa ritenersi più elevato il rischio di assembramenti e, quindi, di propagazione del contagio». Questo vuol dire che toccherà alle amministrazioni comunali stabilire dove. Il quando? «Solo in determinati giorni della settimana caratterizzati da un più intenso afflusso di persone». Le ordinanze andranno decise da sindaci e prefetti insieme.



La collaborazione con le forze dell’ordine

La forza pubblica che occorrerà per espletare le chiusure dovrà essere «oggetto di apposita riunione tecnica di coordinamento che i Questori organizzeranno con le Forze dell’ordine e gli altri attori della sicurezza territoriale, anche ai fini dell’individuazione delle aliquote di polizia locale che integreranno il dispositivo». Anche i militari potrebbero essere coinvolti «laddove presenti nell’ambito dell’operazione Strade Sicure» e «anche all’esito di una rimodulazione del piano d’impiego delle forze già in disponibilità». Intanto si sta ragionando sulle chiusure per la città di Roma: occorrerà stabilire delle specifiche aree «off-limits» nelle piazze e nelle vie della movida, come stabilito in una  riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.