Shock al processo di Michael Jackson: compare il cadavere
23/04/2011 di Redazione
La pubblica accusa vuole dimostrare che il cantante non aveva un corpo deperito per provare la colpevolezza del suo medico
Nel processo sulla morte di Michael Jackson arriva una svolta che potrebbe cambiare l’esito del dibattito. Il medico che l’aveva in cura è accusato di omicidio colposo, per aver abbandonato il suo paziente nell’utilizzo di psicofarmaci molto potenti. La pubblica accusa vuole provare che Jackson non avrebbe voluto togliersi la vita, mostrando immagini di gioia e vigoria fisica del cantante nelle prove per l’imminente tour “This is it“. Allo stesso tempo l’accusa mostrerà anche le foto del cadavere all’obitorio, per mostrare come il corpo del Re del Pop non fosse deperito ma sia stato stroncato in realtà da un abuso di medicinali che poteva essere prevenuto con più attenzione del suo medico personale.
SVOLTA AL PROCESSO – La procura di Los Angeles mostrera’, nel corso del processo al medico di Michael Jackson, le foto dell’autopsia e il video con le immagini degli ultimi giorni della pop-star per dimostrare che il cantante, al momento della morte, era nel pieno delle sue facolta’ fisiche e non aveva intenzioni suicide. Il processo a Conrad Murray, ultimo medico del ‘re del pop’, iniziera’ tra due settimane, il 9 maggio. E il giudice californiano, Michael Pastor, ha deciso di ammettere le nuove prove contro il medico, che e’ a giudizio per omicidio colposo. La difesa era contraria all’utilizzo delle foto, ritenendole troppo “esplicite, orribili e altamente pregiudizievoli”; ma l’accusa ha insistito: “Non sono orribili, ne’ esplicite, ne’ scandalose”, ha detto Pastor. Il giudice ha anche acconsentito alla diffusione dei video clip girati durante le prove di “The Way You Make Me Feel”, il 23 giugno, due giorni prima della morte, e di “Earth Song”, il 24. Il giudice ha anche acconsentito alla testimonianza di tre donne, che avevano, secondo la procura, “rapporti personali e sociali” con Murray, ma ha acconsentito alla richiesta della difesa di non menzionare il fatto che il medicio avesse incontrato due di loro in locali di strip-tease
MORTE CONTROVERSA – Michael Jackson è morto ormai due anni, il 25 giugno del 2009, mentre stava preparandosi al suo ultimo tour. Da allora le ricostruzioni sul suo decesso hanno diviso le persone che gli erano a fianco. In contemporanea con l’apertura del processo sono comparse ad aprile delle foto sulla stampa americana che hanno smentito le indiscrezioni di The Sun, che volevano un cantante ormai totalmente deperito e con un fisico praticamente distrutto.
Due giorni prima del suo decesso, era sul palcoscenico, per le prove di “This is it”, la grande serie di concerti che a partire da metà luglio si sarebbero tenuti a Londra. E’ Michael Jackson, la cui morte tanto fa discutere per via di dubbi ed incertezze e all’alone di mistero a cui è legata. I media americani pubblicano delle foto per smentire quanto riportato dai giornali inglesi: il cantante americano è ritratto in una delle sue pose caratteristiche, ovvero mentre canta e balla, mostrando il suo tipico entusiasmo, pronto a calcare nuovamente le scene del palcoscenico. Solo 48 ore prima della sua morte, dunque, sembrerebbe che Jackson, deceduto all’età di 50 anni stesse bene. Un po’ emaciato, è vero, ma nel complesso le sue condizioni di salute potevano dirsi buone. Non è vero che fosse calvo, paurosamente dimagrito e deperito, o ridotto quasi pelle e ossa, come il “Sun” ha lasciato credere, così come pare non riportasse nemmeno i segni delle iniezioni per i farmaci assunti. Per altro, le informazioni del “Sun”, erano state già smentite dai medici che hanno effettuato la prima autopsia sul corpo del cantante. “Quando sono salito sul palco, sono rimasto incantato nel vedere il magico Jackson di una volta”, è quanto dichiarato dal fotografo Kevin Mazur, autore degli scatti, realizzati allo Staples Centre di Los Angeles. Così come stupito e piacevolmente soddisfatto di vedere il cantante in buone condizioni fisiche e di tornare a cantare, si è detto un testimone che ha lasciato le sue dichiarazioni sempre al tabloid inglese, “Sun”. “Rideva e scherzava con i ballerini”, ha detto, “non riesco a credere sia morto 48 ore dopo
”.