Il 25 giugno 2020, Vittorio Sgarbi era stato allontanato dalla Camera dei deputati perché – nel corso di un suo intervento – aveva pesantemente insultato Mara Carfagna (vicepresidente della Camera che in quel momento stava conducendo la seduta) e la deputata Giusi Bartolozzi. Il giorno successivo, Sgarbi aveva provato a difendersi sostenendo che le due deputate avessero inventato tutto. Invece, oggi è arrivata la notizia delle conseguenze di quella giornata di dibattiti e battibecchi a Montecitorio.
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L’ufficio di presidenza della Camera dei Deputati ha deciso una sospensione di 15 giorni dalle attività parlamentari per Vittorio Sgarbi, eletto tra le fila di Forza Italia. A darne notizia, via social network, il presidente della Camera Roberto Fico.
«L’Ufficio di Presidenza di Montecitorio – ha scritto Fico – ha deciso all’unanimità di sanzionare con 15 giorni di sospensione Vittorio Sgarbi per gli insulti, rivolti alla vicepresidente Carfagna e alla deputata Bartolozzi. Le regole del vivere civile vanno rispettate in ogni luogo».
Nella giornata successiva all’episodio, il deputato Sgarbi aveva affermato: «Di indecente e indegno c’è solo il comportamento di Fico che mi attribuisce cose mai dette ignorando che le persone e i deputati non si dividono per sessi e io non ho detto nulla di diverso da quello che avrei detto a un deputato maschio. Si tratta di una ignobile strumentalizzazione». I colleghi di Sgarbi alla Camera, tuttavia, hanno dato un’interpretazione diversa all’episodio.
Negli attimi successivi agli insulti, Vittorio Sgarbi era stato portato via di peso dall’aula di Montecitorio: le immagini del deputato scortato dai commessi della Camera era diventata virale.