Il video Facebook che ha portato alla condanna di Sgarbi per diffamazione

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Il filmato contro Virginia Raggi era stato condiviso dal politico e critico d'arte nel 2016

Il suo continuo e smodato uso di un linguaggio colorito (per usare un eufemismo) non può essere una giustificazione e, una volta tanto, Vittorio Sgarbi viene punito per questo dai giudici. Il deputato, critico d’arte e sindaco di Sutri (in provincia di Viterbo) è stato condannato per diffamazione aggravata a mezzo stampa. Una sentenza che costringerà il parlamentare a versare mille euro di multa a Virginia Raggi, oltre a una provvisionale di 10mila euro. Il tutto è partito dalla denuncia presentata dalla sindaca della Capitale dopo la pubblicazione di un video sul profilo social del critico d’arte nel dicembre del 2016. Parole, diffuse via social, che hanno portato a uno Sgarbi condannato, oltre quattro anni dopo i fatti.



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Il processo si è svolto con rito abbreviato e il pm, prima della sentenza definitiva, aveva dichiarato in aula: «In quel video Sgarbi riconosce l’onestà intellettuale del sindaco affermando però che ciò non è sinonimo di capacità nella gestione delle vicende politiche. Si tratta di affermazioni offensive, gratuite: un mero dileggio». Ma a quale filmato si fa riferimento? A quello postato dal deputato il 28 dicembre del 2016. Oltre quattro anni fa.



Sgarbi condannato per diffamazione nei confronti di Virginia Raggi

Vittorio Sgarbi si era scagliato contro la prima cittadina della Capitale sottolineando come l’onestà non fosse sinonimo di competenza. Anzi, in alcuni passaggi (mettendo in risalto quei sintomi di incompetenza che, secondo lui, si palesavano dalle prime mosse di Virginia Raggi in Campidoglio), aveva sottolineato come in politica fosse più necessaria la competenza rispetto all’onestà. Il tutto corredato da quel lancio social: «Virginia Raggi contro Ambra Angiolini».



E per tutto il resto?

Ora Vittorio Sgarbi condannato per diffamazione aggravata a mezzo stampa apre un vaso di Pandora, anche alla luce delle più recenti uscite fatte in televisione e sui social, sia contro Giuseppe Conte, sia contro il governo. Per non parlare delle ultime dichiarazioni nei confronti della stessa Virginia Raggi (definita ‘cameriera’). Perché alla fine, anche se una persona crea attorno a sé un personaggio macchiettistico, la verità è sempre una: odiare ti costa.

(foto di copertina e video: da pagina Facebook di Vittorio Sgarbi)